Con il taglio delle pensioni d’oro M5S e Lega alzeranno le minime

Con il taglio delle pensioni d’oro si potrebbero risparmiare fino a 500 milioni all’anno, cifra che sarà eventualmente investite per alzare le pensioni minime.

Lo prevede un progetto di legge depositato ieri e firmato da Riccardo Molinari e Francesco D’Uva, capigruppo di Lega e M5S alla Camera dei Deputati.

Molinari ha fatto sapere su Facebook che è “stata presentata la proposta di legge che prevede il ricalcolo sul retributivo delle Pensioni e dei vitalizi per la parte eccedente gli 80 mila euro l’anno lordi”.

“Le risorse liberate con questo ricalcolo – ha spiegato – verranno utilizzate per aumentare il tetto di 450 euro mensili delle Pensioni minime e delle Pensioni sociali, fino alla soglia di 780 euro”.

Si tratta – ha aggiunto – di “un progetto di legge improntato sulla solidarietà e sulla equità sociale che punta a correggere le palesi diseguaglianze createsi negli ultimi decenni. Finalmente infatti si toglie qualcosa a chi ha tanto per alzare le Pensioni minime di tutti gli italiani”.

Il Sole 24 Ore spiega che “l’intervento di ricalcolo prenderà in considerazione il reddito pensionistico complessivo lordo sopra gli 80mila euro annui in caso di soggetti titolari di più pensioni”.

Sono escluse però: pensioni di invalidità, reversibilità e trattamenti riconosciuti alle vittime del dovere o di azioni terroristiche.

E ci sono due salvaguardie:

1. “il ricalcolo non potrà ridurre pensioni o vitalizi al di sotto della soglia degli 80mila euro lordi annui, perequazioni comprese”

2. “In caso di pensionamenti con meno di 57 anni non si utilizzeranno coefficienti di trasformazioni inferiori a quell’età”

 

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