Vergogna di “lady migranti”, la presidente Arci di Lecce: “Salvini ignorante, razzista. La mer… ha più valore di lui”

Lei si chiama Anna Caputo, presidente di Arci Lecce, chiamata anche “Lady Sprar” e non è difficile capire il perché. Il Primato Nazionale ha scoperto alcune dichiarazioni fatte sui social dell’affarista comunista alle spalle dei contribuenti italiani, un tripudio di violenza, volgarità e insulti contro gli avversari politici in particolare contro il ministro Salvini che definisce: “Ignorante, razzista e fannullone” e “anche la verità ha più valore di lui”.

Lecce, 8 agosto – Nell’articolo comparso ieri in prima pagina su La Verità, a firma di Alessandro Rico, viene definita “Miss Arci” e “Lady Sprar”. La regina dell’accoglienza che ha sfidato a colpi di tweet Salvini, offrendo assistenza legale gratuita agli immigrati che vendono merce contraffatta e che il ministro dell’interno vorrebbe vedere lontani dalle nostre spiagge. Parliamo di Anna Caputo, presidente di Arci Lecce e membro del consiglio nazionale della nota associazione, fondata a Firenze nel 1957.

La replica al pezzo pubblicato dal quotidiano di Belpietro è giunta in serata, attraverso una nota diramata da Arci Lecce, nella quale si parla di un “attacco pesante che ci ha fatto molta, molta paura” e si conclude con una chiosa intrisa di vittimismo “così ci vogliono. Zitti e con la testa china”. Una ricerca di compassione che mal si coniuga con la lucida determinazione e sagacia amministrativa, per non dire affaristica, della signora Caputo, una donna che oltre ad aver eretto un impero economico sul sistema dell’accoglienza e dei circoli ricreativi, è solita esternare il proprio cinismo nei confronti degli avversari politici.

Il profilo privato di Lady Sprar non è visibile pubblicamente, buona parte dei post hanno restrizioni sulla privacy ma il piglio decisionista, per usare un eufemismo, adoperato anche all’interno della stessa associazione, ha provocato scissioni interne tanto anonime nella fonte quanto evidenti nella sostanza. Gliscreenshot che alleghiamo, infatti, sono stati diffusi da alcuni membri e operatori della stessa Arci, probabilmente nel tentativo di facilitare un cambio al vertice. L’ossessione nei confronti di Salvini è evidente: il ministro dell’Interno viene apostrofato in vari modi, considerato un razzista, ignorante, fannullone, al punto che “anche la merda ha più valore di lui”.

Un linguaggio non proprio degno di una “Lady”, rivolto al titolare del dicastero che eroga milioni di euro alla sua associazione e che lei stessa gestisce. Del resto la signora Caputo, quando si parla di Lega, dimostra di non avere alcuna remora, accogliendo con una risata chi dichiara di aver brindato alla morte di Miglio e all’ictus di Bossi.

Una vera pasionaria di sinistra, femminista e atea ma disposta a flirtare sia con la chiesa cattolica che con la comunità musulmana di Lecce, pur di assicurarsi le giuste alleanze e incamerare l’assegnazione dei bandi e i relativi introiti. Una umanità alternata e a convenienza, che viene meno quando qualcuno le intralcia il cammino. Il terzo fermo immagine risale a poco meno di due anni fa: la Caputo partecipa a una riunione con il sindaco di un paese della provincia di Lecce, un amministratore condominiale e alcuni inquilini di una palazzina di nuova costruzione. L’oggetto del contendere riguarda la potenziale svalutazione dell’immobile, poiché il costruttore ha deciso di affittare cinque appartamenti invenduti ad Arci, per ospitare degli immigrati. Durante la riunione ognuno esprime le proprie ragioni e si cerca di giungere a un compromesso ma Lady Sprar non ama chi la ostacola e si sfoga commentando in diretta su Facebook.

 

 

 

 

 

Estremamente chiaro e grottesco il commento finale, con riferimento all’assassinio di Sergio Ramelli, il diciassettenne al quale una squadra di Autonomia Operaia, nel 1975, sfondò il cranio a colpi di chiave inglese. Viene spontaneo chiedersi come abbia fatto il Viminale, finora, ad assegnare a questa donna la gestione del sistema di “accoglienza e integrazione”, come possa gestire milioni di euro di fondi pubblici una persona che auspica “chiavi inglesi nel cervello” a chi osa contraddirla anche in una semplice riunione condominiale, come e perché le istituzioni locali abbiano chiuso gli occhi di fronte a tali comportamenti, come possa il Prefetto di Lecce avallare l’assegnazione di progetti Sprar e Cas a chi definisce il ministro dell’Interno un “ignorante…razzista…che vale meno della merda”.

Alessandro Della Guglia

Con fonte Il Primato Nazionale

 

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