CHI È MONIA BORTOLOTTI, LA RAGAZZA ACCUSATA DI AVER TOLTO LA VITA AI SUOI 2 FIGLI

Sta suscitando enorme scalpore in Italia il caso di Monia Bortolotti, la 27enne accusata di aver tolto la vita ai due figlioletti. Una storia dai contorni particolarmente agghiaccianti, così come lo sono quelle in cui vittime di queste gravi tragedie sono creature indifese come i bambini.

In queste ore l’opinione pubblica italiana è rimasta profondamente colpita da questo ennesico caso famigliare sulla quale sta cercando di fare luce la Procura. Risale a poco più di un anno fa il caso della povera Diana, la bimba deceduta a causa di stenti dopo essere stata abbandonata dalla madre, la 38enne Alessia Pifferi, per 6 lunghissimi ed interminabili giorni.

Oggi un’altra giovane mamma è finita in manette per una storia ancora più triste e cupa. E’ accusata di aver tolto la vita ai due figlioletti di appena 4 e 2 mesi, delle creature indifese e ancora troppo piccole per lasciare questo mondo. Il compagno della donna, un operaio 52enne, ha cercato di fare il possibile per sventare il peggio, ma alla fine tutte le sue preoccupazioni si sono avverate.

In queste ore la Procura è al lavoro per tentare di ricostruire al meglio gli ultimi istanti di vita dei due bambini. Il quadro psicologico della presunta colpevole è considerato piuttosto complesso e ancora da definire pienamente.

Sulla pagina social della donna è ancora possibile imbattersi in post che, con il senno di poi e di quello che ha fatto, non possono che lasciare senza parole. Chi è Monia Bortolotti? La giovane donna era già nota all’opinione pubblica per un fatto a cui stenterete a credere: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.

Monia Bortolotti è stata arrestata a Bergamo con l’accusa di aver tolto la vita ai suoi due figlioletti. Sapeva da tempo di essere indagata per la scomparsa dei figli, tanto che pochi mesi fa sui social si sfogava così: “E la Procura incolpa me, come se tutta questa tragedia fosse voluta, cercata. A nessuno importa che i miei bimbi fossero seguiti e tenuti come fiorellini, perfetti. A nessuno importa come io cercassi disperatamente di essere la mamma che non ho mai avuto“.

Come si evince da queste parole, la 27enne non si riteneva pienamente responsabile decesso dei suoi figli, a suo dire morti accidentalmente. Lo scorso 20 agosto Monia Bortolotti commentava così l’accaduto sulla pagina Facebook del gruppo Sids Awareness: Care mamme e cari papà, ho perso la mia prima bimba in culla, soffocata da un rigurgito. La colpa è mia, per averla messa a dormire di lato sui suoi cuscinotti tanto morbidi. E il secondo, nato l’anno successivo, andatosene molto probabilmente schiacciato da me mentre mi sono addormentata allattandolo”.

Poi prosegue: “Al mio risveglio era ancora vivo, ma per poco. La colpa è ancora mia perché, per evitare la stessa cosa avvenuta alla sorellina, lo tenevo in braccio giorno e notte, camuffando le mie paure per non disturbare nessuno”. Un racconto da brividiin cui la Bortolotti racconta ad utenti sconosciuti una ricostruzione dei fatti del tutto fuorviante secondo la Procura.

Diversa, infatti, la ricostruzione degli inquirenti, che ritengono come la giovane donna abbia soffocato i due bambini con un cuscino per poi chiamare i soccorsi ai quali avrebbe raccontato le sue falsità. Secondo l’accusa, la 27enne sarebbe stata “incapace di reggere alla frustrazione del pianto prolungato dei bambini”.

Sono in pochi a sapere che Monia Bortolotti è stata praticamente l’ultima orfanella di Madre Teresa di Calcutta a essere adottata in Italia poco prima della scomparsa della santa. Nata in India il 17 maggio 1996, Monia è stata adottata in Italia nel paese della Val Seriana, dove ha ha frequentato le scuole e ha vissuto fino quando non è rimasta incinta del compagno Cristian Zorzi, 52 anni., con il quale si è trasferita poi a Pedrengo.

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