DENISE PIPITONE, L’ANNUNCIO IMPROVVISO DI PIERA MAGGIO: “MATTEO MESSINA DENARO SA..”

Sono trascorsi troppi, troppi anni, dalla scomparsa della piccola Denise Pipitone, la piccola di Mazara del Vallo di cui si sono perse le tracce il 1 settembre 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.

Parliamo di un caso di cronaca che continua ad essere, ancora oggi, un giallo. Da quel giorno di Denise non si sa più nulla e abbiamo due genitori che, con disperati e strazianti appelli, sperano che sia viva da qualche parte del mondo.

Piera Maggio, una madre guerriera, combattente, non si è mai arresa, nonostante siano passati quasi 20 anni dalla scomparsa della bambina. Le indagini sono state a dir poco ingarbugliate, per via di continui cambi di rotta, di improvvisi ribaltamenti delle ipotesi che, fino ad un certo punto, gli inquirenti hanno portato avanti.

E poi segreti, testimonianze, avvistamenti fasulli che parlerebbero di Denise avvistata addirittura in Russia, test del DNA, depistaggi e processi in corso ancora oggi. Denise Pipitone, figlia di Piera Maggio e Pietro Pulizzi, è stata vista per l’ultima volta da zia Giacoma, sorella di Piera, sul marciapiede vicino casa.

La madre, nel frattempo stava seguendo un corso di informatica e venne avvertita della scomparsa della piccola, che non aveva ancora compiuto 4 anni, alle 12:30. Cosa è accaduto a Denise, questa bellissima bimba dagli occhietti birbantelli, vivaci, che adorava cantare? Dov’ è Denise? 

Dov’è Denise Pipitone? Una domanda che, dal 1 settembre 2004, si pongono continuamente i suoi genitori, gli inquirenti e tutti i telespettatori che hanno ascoltato i disperati appelli di una madre e di un padre che non hanno mai perso la speranza di poter riabbracciare la loro bambina. La speranza è che Denise possa essere viva, da qualche parte.

Nel coeso degli anni, sono state passate in rassegna tante piste e l’ipotesi più plausibile è che la piccola, che oggi avrebbe poco più di 20 anni, sia stata rapita e consegnata a qualcuno. Attraverso i social, in particolare via Facebook, i genitori di Denise, pochi giorni fa, hanno sottolineato l’esigenza di una commissione d’inchiesta parlamentare. In particolare, fa riflettere un loro post in cui è racchiusa tutta la sofferenza di chi, da troppi anni, è stanco di non sapere: ” Noi genitori, Denise stessa, abbiamo pagato un prezzo troppo alto per l’incompetenza del luogo di pertinenza, oltretutto retrograda e pregiudizievole. Ci sono luoghi, posti, città in cui probabilmente necessiterebbe che a svolgere l’indagine fosse gente molto preparata e lontano dal luogo del delitto”.

Chiedono, dunque, una Commissione d’Inchiesta Parlamentare “per capire, verificare il lavoro svolto, il perché si sia costruita ‘una cattedrale nel deserto’. Dov’è Denise, perché tranne noi nessuno la cerca, nessuna ricerca della verità, anzi al contrario, pare ci siano tutte le intenzioni che questo caso cada nel dimenticatoio, almeno che non sia la stessa Denise a venirci a raccontare i fatti. Un dolore immane, un incubo senza fine ma soprattutto un vero fallimento dello Stato italiano”

Proprio ieri, 16 gennaio 2023, giorno storico, a detta della premier Giorgia Meloni; giorno dell’arresto, dopo decenni di latitanza, del boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, mamma Piera Maggio e papà Pietro Pulizzi, via Facebook, hanno scritto un messaggio davvero forte: “Chiediamo allo Stato italiano, ai magistrati che se ne prenderanno carico. Dopo tutti gli accertamenti e le doverose domande di rito al boss Matteo Messina Denaro, qualcuno cortesemente chieda al boss, se in qualche modo ha avuto notizie sul sequestro di nostra figlia Denise? Grazie”.

Perché citano il nome di Messina Denaro? Come sappiamo, proprio quando Denise scomparve da Mazara del Vallo, il latitante, oggi in manette, era il capomafia della zona del Trapanese. E’ lecito che i genitori della piccola si chiedono se possa essere in possesso di informazioni legate alla loro figlia che, da troppi anni, è nel limbo degli scomparsi, nonostante appelli, ricerche, piste, processi. L’arresto di Messina Denaro, potrebbe servire a far luce su quanto accaduto alla bimba di Mazara del Vallo? La speranza è questa.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.