“Anche nei spogliatoi delle palestre”. La scoperta choc della polizia in varie città italiane

Scoperta choc della Polizia. Dopo diverse perquisizioni domiciliari e informatiche, un’ingente quantità di materiale sequestrato che inchioderebbe i colpevoli di reato. La scoperta non solo nelle abitazioni, ma anche in palestre e piscine, fino ad arrivare negli studi privati. Il caso.

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L’operazione condotta dagli agenti della Polizia Postale di Milano ha un nome ed è quello di “Rear Window” e sui risultati delle indagini ogni dettaglo verrà reso in conferenza presso la Sala Scrofani della Questura di Milano con la dirigente del Compartimento Polizia Postale Lombardia, Tiziana Liguori, alla presenza dei procuratori della Repubblica aggiunti Maria Letizia Mannella e Eugenio Fusco.

Milano operazione Polizia Postale sequesto materiale informatico

Gli agenti hanno scoperto due gruppi criminali intenti a intrufolarsi nei sistemi informatici di abitazioni, palestre, piscine o studi privati. Colpiti i sistemi di videosorveglianza, allo scopo di spiare i cittadini violandone la privacy. L’operazione condotta dagli agenti della Polizia Postale di Milano ha interessato dieci città su tutto il territorio nazionale.

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Sal sito della Polizia di Stato si apprende che “gli investigatori sono riusciti ad individuare i componenti di due gruppi criminali, per uno dei quali si configura l’associazione per delinquere; gli indagati riuscivano ad “introdursi” illegalmente violando la privacy di ignare persone con sofisticati sistemi informatici che permettevano loro di scandagliare la Rete alla ricerca di impianti di videosorveglianza connessi ad Internet”.

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E ancora: “Il principale scopo degli indagati era quello di vendere i filmati e le immagini captate nei momenti di intimità delle persone, su delle “vetrine” online create ad hoc. I luoghi virtuali scelti dagli indagati nella speranza di rimanere anonimi erano il social network “ВКонтакте” (“VKontakte”, abbreviato VK, conosciuto come la versione russa di Facebook) e Telegram”.

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