Italiani “gelidi” sulla manovra: “Il reddito minimo è inutile”

Il Def è ormai approdato alle Camere. In serata una nota di palazzo Chigi fa sapere che il documento è stato consegnato a Montecitorio e palazzo Madama.

La nota breve della presidenza del Consiglio conferma sostanzialmente i provvedimenti di cui tanto si è discusso in questi giorni (reddito di cittadinanza, superamento della Fornero e flat tax) e le cifre che prima Di Maio e poi Salvini hanno annunciato: “Il Def è alle Camere e conferma gli obiettivi, i tempi di attuazione delle riforme e le cifre. Ci saranno oltre 16 miliardi per reddito di cittadinanza e riforma Fornero (quota 100). Previsti 9 miliardi per il reddito e pensioni di cittadinanza e 7 per la quota cento. Le risorse per altre misure, centri per impiego (1 miliardo), flat tax (2 miliardi), assunzioni straordinarie per le forze dell’ordine (1 miliardo), truffati per le banche (1,5 miliardi) sono previste in altri capitoli di spesa”. Ma a quanto pare questa manovra che ha seminato il panico sui mercati e che ha fatto storcere il naso all’Europa non entusiasma nemmeno gli italiani.

Gelo sul Def del governo

Secondo quanto riporta un’analisi di Youtrend, gli elettori sarebbero rimasti gelidi sul Def del governo. Secondo gli istituti Swg e Tecnè, le misure annunciate “non hanno certo fatto registrare entusiasmi trasversali (35% di giudizi positivi contro 31% per il primo, 42% contro 36% per il secondo)”, fa sapere Youtrend. E questa tendenza si registra anche sul reddito di cittadinanza che viene ritenuto inutile dagli italiani.

Bocciato il reddito di cittadinanza

Nei sondaggi di Euromedia e Piepoli “è emerso che la maggioranza degli italiani non ritiene utile il reddito di cittadinanza, uno dei provvedimenti economici principali previsti dal contratto di governo”, spiega sempre Youtrend. Insomma il sussidio per cui Di Maio ha così tanto festeggiato non convince e sarà un vero e proprio salasso per le casse dello Stato. Va però rilevato che questa misura convince l’elettorato grillino con il 73 per cento di consensi.

La Lega davanti ai Cinque Stelle

Per quanto riguarda la situazione dei partiti, la Lega prosegue la sua corsa ed è ancora il primo partito con il 31,8 per cento. Il Carroccio ha superato il Movimento Cinque Stelle che si ferma al 28,5 per cento. Questi dati raccolgono le analisi di sette istituti di ricerca negli ultimi 15 giorni e fotografano una situazione piuttosto stabilizzata con la Lega che è stabilmente davanti all’alleato di governo. Infine bisogna rilevare l’ulteriore calo del Pd che non ha subito l’effetto piazza di domenica scorsa. I dem sono al 16,3 per cento.

IL GIORNALE.IT

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