Strage di Suviana, chi sono i dispersi: speranze di ritrovarli ridotte quasi a zero

Sono al momento tre le vittime dell’esplosione di Suviana che ha provocato una strageQuattro invece gli operai dispersi. Si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni milanese, dipendente della ditta Abb; di Alessandro D’Andrea, 37 anni, originario di Pontedera, lavora per la Voith di Cinisello Balsamo; di Adriano Scandellari, 57 anni, dipendente della Enel Green Power, padovano e residente a Mestre; e di Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, dipendente di Lab Engineering, che si trovava a Suviana come consulente esterno.

Angoscia per i quattro dispersi di Suviana

“Riusciranno a trovarlo vivo?”, si chiedono angosciati amici e conoscenti di Paolo Casiraghi. “Vorrei tanto riabbracciarlo”, dice la vicina. E qualcuno spera nel miracolo in vista del compleanno di Paolo, che sarà lunedì prossimo, 15 aprile. Quello dei suoi 59 anni. Ma ormai le speranze di ritrovare vivi i dispersi sono ridotte quasi a zero, visto che sono rimasti intrappolati tra acqua e macerie. Le loro ricerche continuano comunque senza sosta.

“Lo scenario che abbiamo davanti non ci fa pensare alla possibilità che ci siano superstiti. – spiega Luca Cari, dirigente comunicazione ed emergenza vigili del fuoco – Certo, la speranza di trovare vivi i dispersi rimane e noi continuiamo a lavorare e a cercarli, soprattutto nei punti in cui i loro colleghi ci hanno detto che potrebbero trovarsi”.

Ma le operazioni di soccorso si presentano molto complesse. L’acqua del lago, che ha invaso le stanze, è ormai alta e gelida. Nell’esplosione della turbina nella centrale elettrica di Bargi sono morti Pavel Petronel Tanase, 45 anni, romeno ma residente nel Torinese; Mario Pisani, tarantino di 64 anni; e Vincenzo Franchina, messinese che avrebbe compiuto 36 anni tra un mese. Durante l’esplosione c’erano 15 operai in tutto all’interno dell’edificio, di tre ditte diverse e stavano lavorando ad attività di collaudo della turbina. Soltanto tre gli operai rimasti miracolosamente illesi.

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