Caivano, bimba di 5 anni vola giù dal balcone: le sue condizioni

Tragedia questa mattina a Caivano, comune alle porte di Napoli, dove una bimba di cinque è precipitata dal secondo piano di un palazzo in via Alessandro Volta. La tragedia è avvenuto poco prima delle 11 di giovedì 11 gennaio 2024, quando la bimba è caduta dal secondo piano della palazzina ed è precipitata giù in strada. Sembra che la caduta sia stata attutita da fili per stendere la biancheria.

La bambina è stata trasportata all’ospedale pediatrico Santobono ed è stata ricoverata in prognosi riservata. Come molti italiani ricordano, Caivano è il quartiere diventato simbolo del degrado per le violenze sessuali di branco contro due bambine e i blitz per smantellare le piazze di spaccio del Parco Verde.

Caivano, bimba di 5 anni precipita dal secondo piano

Caivano, bimba di 5 anni precipita dal secondo piano

Lo stesso quartiere è noto per la vicenda della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni violentata e poi lanciata dal terrazzo dell’ottavo piano del palazzo dove abitava il 24 giugno del 2014, nel Parco Verde di Caivano. Secondo quanto riportano i quotidiani locali, i militari dell’Arma sono al lavoro per chiarire la dinamica ed eventuali responsabilità.

Caivano, bimba di 5 anni precipita dal secondo piano

Nata in Italia, la bambina è figlia di cittadini stranieri regolari. Ad accorgersi dell’incidente sono stati i vicini, che hanno immediatamente allertato il 118 e le forze dell’ordine per il soccorso della piccola e capire la dinamica dell’incidente. “La bambina parla normalmente – ha detto Vincenzo Tipo, primario del pronto soccorso dell’ospedale pediatrico di Napoli -. Ha risposto alle nostre domande. Ha dei doloretti per escoriazioni non gravi in diverse parti del corpo, in particolare ha piccole ferite alle dita di una mano”.

“Adesso è in condizione discrete, è vigile, reattiva e orientata nel tempo e nello spazio, non sembrano esserci quindi danni neurologici. Sta facendo analisi, al momento non ci sono segni di emorragia”, ha concluso il primario dell’ospedale pediatrico di Napoli. Come scrive LaPresse, il padre della bimba era al lavoro mentre la madre era impegnata in alcune commissioni e lei si trovava da sola in casa.

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