Fratelli d’Italia, aperta inchiesta per riciclaggio e finanziamento illecito: si auto sospende Carlo Fidanza

Scoppia la bufera su Fratelli d’Italia dopo un’inchiesta giornalistica denominata “Lobby Nera“. Il partito di Giorgia Meloni è finito al centro di sospetti di riciclaggio, finanziamento illecito, razzismo e apologia del fascismo: sulla graticola è finito il capodelegazione di FdI Carlo Fidanza, che dopo la diffusione del video si è auto-sospeso ma rigetta ogni accusa.

Fratelli d’Italia, aperta un’inchiesta sul partito di Giorgia Meloni

“Lobby nera” è un’inchiesta frutto di tre anni di lavoro sotto copertura di un giornalista, realizzata da Fanpage e mandata in onda da Piazzapulita.

Alla vigilia delle elezioni comunali a Milano, scoppia così un vero terremoto, tanto che la Procura di Milano ha aperto ufficialmente un’inchiesta per indagare su presunti finanziamenti illeciti e riciclaggio collegati al partito di Giorgia Meloni e al suo capodelegazione al Parlamento europeo Carlo Fidanza. Sarebbero oltre 100 le ore di girato raccolte in 3 anni, tempo nel quale il giornalista si è avvicinato alla campagna elettorale di Milano portando alla luce possibili reati collegati.

Secondo quanto mostrato, infatti, Carlo Fidanza avrebbe apertamente parlato di sistemi di finanziamento in nero più volte collaudati. “Le modalità sono: versare nel conto corrente dedicato. Se invece voi avete l’esigenza del contrario e vi è più comodo fare del black, lei si paga il bar e col black poi coprirà altre spese” è la frase che sta inguaiando l’europarlamentare. Coinvolto nell’inchiesta anche Roberto Longhi Javarini detto “Il Barone Nero”, già condannato per apologia al fascismo. È lui a spiegare che esisterebbero una serie di “lavatrici” per sostenere la campagna elettorale in modo illecito e tramite riciclaggio.

Lobby Nera: battute razziste e apologia al fascismo, cosa è emerso in FdI

Parte dell’inchiesta ha poi evidenziato (o confermato), che una parte dell’ambiente vicino a Fratelli d’Italia sia incline ad atteggiamenti razzisti, sessisti e fascisti. Negli incontri registrati, sono emerse infatti numerose battute su persone di colore, migranti, ebrei e inneggiamenti a Hitler. Coinvolto anche il giornalista sotto scorta Paolo Berizzi, proprio perché minacciato da alcuni presunti neonazisti.

Lo stesso Longhi Javarini è stato ripreso mentre ammette di far parte di “un gruppo trasversale, diciamo esoterico, dove ci sono diversi massoni.

Poi c’è tutto un filone di ammiratori di Hitler, in più abbiamo un nostro informale servizio di informazioni e sicurezza, abbiamo una rete di ex militari“. Si sarebbe poi vantato di avere contatti non solo all’interno di Fratelli d’Italia, ma anche nella Lega e in Forza Italia.

Fratelli d’Italia sotto inchiesta, si auto sospende Carlo Fidanza

Dopo la diffusione dei video e la conseguente inchiesta della Procura di Milano, si registra ora l’auto sospensione del capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza.

In una nota diffusa in queste ore, ha voluto però ribadire “ai miei amici, ai miei elettori e a quelli di tutto il mio partito che non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari” e di rigettare ogni accusa di atteggiamenti estremisti, razzisti e antisemiti. Fidanza ha poi ritenuto opportuno sospendersi“al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali“.

Secondo il capodelegazione, l’inchiesta Lobby Nera non ha mostrato parti di conversazioni in cui “in più occasioni ho ribadito al ‘giornalista infiltrato’ che asseriva di voler contribuire alla campagna elettorale di una candidata la necessità di farlo secondo le modalità previste dalla normativa vigente“.

Da qui l’annuncio di adire a vie civili e penali per tutelarsi, in quanto le parti omesse avrebbe contribuito “a dare di me e della mia attività politica un’immagine totalmente distorta“.

Lobby Nera, riciclaggio e finanziamenti illeciti: la reazione di Giorgia Meloni

Dura anche la reazione di Giorgia Meloni, che prende le distanze da possibili atteggiamenti fascisti e razzisti ma al contempo non condanna Fidanza: “Sono rigida ma non me ne vogliate se non giudico i miei dirigenti sulla base di un filmato” ha dichiarato. Per questo, ha richiesto che Fanpage le consegni il girato di tre anni di inchiesta Lobby Nera, di modo da visionarlo e non basarsi su un “video montato da voi e curiosamente mandato in onda a due giorni dal voto“. La leader di Fratelli d’Italia ha poi ribadito che “nel nostro movimento non c’è alcun spazio per atteggiamenti ambigui sull’antisemitismo e sul razzismo, per il paranazismo da operetta o per rapporti con ambienti dai quali siamo distanti anni luce, né per atteggiamenti opachi sul piano dell’onestà“, sottolineando poi che molti dei personaggi presenti nei video sarebbero già stati da tempo allontanati dal partito.

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