“Devi ripagarci”. Orrore contro una 19enne: a cosa la hanno costretta i due aguzzini romeni

Una vicenda terrificante di violenze e abusi sessuali, un incubo per una 19enne di Roma che per ripagare un debito del suo fidanzato di 21 anni è stata costretta a subire rapporti non protetti. Prestazioni che venivano anche “sponsorizzate” online su siti di annunci. Il guadagno? Girato ai suoi aguzzini, uno dei quali diceva di essere “il capo di Ostia”.

La polizia ha fermato due persone per sfruttamento della prostituzione e tentata estorsione, nonché denunciato per favoreggiamento altre tre persone, due donne romene ed un italiano. I fermati sono due romeni di 32 e 21 anni, secondo l’accusa loro costringevano la 19enne a “prostituirsi e subire rapporti sessuali contro la sua volontà, limitandone la libertà di movimento e controllandone i contatti con l’esterno, stabilendo il tipo di prestazione da offrire ai clienti e il rispettivo prezzo”.

Le indagini sono partite in seguito a una segnalazione anonima che dava conto del fatto che in un affittacamere di Ostia Levante c’era una donna che si prostituiva. Dunque, le foto online: ammiccanti, esplicite. Ma gli investigatori hanno subito notato come sulle gambe ci fossero evidenti segni di lesioni, prova delle aggressioni e dei pestaggi subiti.

La polizia ha poi ricostruito il quadro: la giovane era stata costretta a prostituirsi per sanare un debito contratto dal fidanzato con uno degli indagati che gli aveva procurato una patente di guida falsa. Alla 19enne era stato inoltre tolto il cellulare, in mano ai suoi aguzzini che rispondevano così agli annunci, concordando il tipo di prestazione e il compenso. Nel corso delle perquisizioni a casa degli indagati, è stato trovato anche una sorta di “contratto” estorto alla ragazza, la quale si impegnava ad offrire il suo corpo fino alla intera restituzione del debito. La ragazza, che ha poi confermato i pestaggi e le violenze, ora si trova in una casa-rifugio che offre alloggio alle donne vittime di violenze e abusi.

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