Olanda, dilagano le gang di adolescenti a caccia di pedofili: ucciso un molestatore adescato in chat gay

 Amsterdam, 21 nov – A fine ottobre un insegnante in pensione di 73 anni, Jan Kruitwagen, dopo essere stato “adescato” su una chat gay da un minorenne è stato poi attirato in un appuntamento al buio in un parco di Arnhem. Qui, un groppo di ragazzi lo avrebbe picchiato a morte. Questo è stato il primo assassinio conducibile a gang di teenager che attirano in “trappole”  persone che a parer loro sarebbero pedofili.

I teenager a caccia di pedofili

Per l’omicidio del presunto pedofili di Arnhem sono stati fermati sette adolescenti: di loro, soltanto uno ha più di 18 anni. Dopo l’assassinio di Arnhem, adesso si conta un’aggressione anche nella provincia di Zeeland, dove un presunto molestatore è stato picchiato da alcuni giovani e costretto a ricorrere alle cure ospedaliere. Secondo il Corriere della Sera, da luglio ci sono stati almeno 250 episodi simili, con le medesime dinamiche e lo stesso tipo di aggressori.

I gruppi anti-pedofili

Contemporaneamente, la polizia olandese ha lanciato un appello alla popolazione, invitando tutti a calmarsi, a smettere di “provocare” i presunti molestatori o pedofili e a lasciar lavorare gli investigatori “Così non ci aiutate”, dicono. Nonostante questo, su Facebook proliferano i gruppi dai titoli come “Pedohunters NL” e “pedophiles unmasked”: contano migliaia di follower, in maggioranza teenager. L’avvocato di un quindicenne, tra gli arrestati per l’omicidio del presunto pedofili, ha dichiarato ai media locali che “l’idea di dare la caccia ai pedofili è nata dalla noia in questi tempi di pandemia”. Il presunto pedofilo ucciso ad ottobre non aveva precedenti per abusi sessuali sebbene il giorno in cui è morto avesse accettato di avere un incontro sessuale con un minorenne.

Ilaria Paoletti

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