Altra fuga di immigrati: bloccati con elicotteri. In Sicilia è il Far West

Situazione sempre più tesa in Sicilia, dove si sono dati alla fuga sette tunisini che sono riusciti ad allontanarsi da un centro di accoglienza di Isnello, nel palermitano.

Tre sono stati rintracciati e ricondotti nella struttura che li sta ospitando, il resto dei migranti fuggiti è oggetto di una ricerca senza sosta. Si tratta di una zona isolata, con una strada provinciale di collegamento tra la zona sciistica di piano Battaglia e i paesi delle Madonie. Eppure, le ricerche sono scattate immediatamente. Sul luogo sono arrivati gli uomini della polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco, i forestali e le squadre della protezione civile. Si è levato in volo anche un elicottero per monitorare dall’alto la zona. Il velivolo infatti, sta battendo la campagna per vedere se i migranti hanno trovato una zona dove ripararsi. La notizia arriva dopo le continue fughe dai centri di accoglienza: ieri 58 migranti sono scappati dall’hotspot di Messina, altri 54 sono fuggiti dall’hotspot di Pozzallo. Alcuni sono stati rintracciati e sono stati ricondotti al centro. Ancora ricerche in corso per rintracciare, invece, i migranti che si sono allontanati dileguandosi tra le campagne e la zona industriale di Pozzallo nel ragusano.

Il senatore della Lega Stefano Candiani, segretario regionale in Sicilia è stato durissimo contro la politica migratoria nazionale. “Con i tunisini scappati stamane dal centro di accoglienza di Isnello, in provincia di Palermo, si ingrossa ancora di più l’inaccettabile elenco di immigrati, quasi sempre positivi al coronavirus, che fuggono dai centri predisposti alla loro sorveglianza in Sicilia. Pozzallo, Lampedusa, Siculiana, Messina, Palermo, Porto Empedocle, Caltanissetta, Partinico: ecco i nomi del fallimento della Lamorgese, del suo lassismo e della sua incapace gestione del fenomeno che costringe polizia e carabinieri deputati al controllo dei migranti posti in quarantena a veri e propri salti mortali”.

Alessandro Anello, commissario Lega a Palermo rincara la dose. “Lamorgese si renda conto che senza un consistente aumento degli organici delle Forze dell’Ordine, la sorveglianza dei migranti clandestini obbligati alla quarantena è praticamente aleatoria e di facciata. Questo governo Pd-5Stelle amico e complice di ong e scafisti, è un calcio negli stinchi agli sforzi e ai sacrifici dei siciliani e degli italiani obbligati in quarantena per mesi da Conte. Lamorgese e il governo Conte si stanno rendendo responsabili di creare una nuova ondata di contagi da Covid19 e di questo dovranno rispondere”, concludono i due leghisti che puntano il dito contro l’altissimo numero di fughe dai centri di accoglienza.

Intanto il governatore Nello Musumeci prende le misure e nella nuova ordinanza anti covid, sottoscritta per limitare il contagio, ha inserito un articolo dell’ordinanza dedicato solo all’emergenza migranti. Niente tendopoli per ospitare i migranti e in caso di altre strutture individuate dal governo centrale serve la preventiva idoneità della locale Asp. La dura misura tiene conto dell’elevata incidenza dei soggetti positivi al Coronavirus tra le persone sbarcate nel territorio siciliano che è determinata, in larga parte, dalla promiscuità dei luoghi di partenza e di accoglienza, con l’effetto di un rapporto proporzionale assai superiore alla media regionale tra il numero complessivo dei soggetti interessati e quelli risultati positivi. Nelle more dell’eventuale sottoscrizione di un protocollo di sicurezza sanitaria tra il Ministero dell’Interno e la presidenza della Regione Siciliana, chiesto più volte dallo stesso governatore, nell’ordinanza appena emanata viene disposto obbligo del tampone su ogni migrante sbarcato.

il giornale.it

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