Lampedusa è al collasso, fermate due ong

Nuovi sbarchi a Lampedusa e nell’agrigentino, che portano i migranti arrivati dal primo maggio a 604. Oramai sono 4.069 dall’inizio dell’anno rispetto agli 842 dello stesso periodo nel 2019.

Ed i costi aumentano a causa della quarantena a bordo di navi ad hoc pagate dallo stato quasi 1 milione e 200mila euro al mese. A Lampedusa sono sbarcati nella notte fra martedì e mercoledì altri 156 migranti. Il sindaco Salvatore Martello ammette che «siamo costretti a lasciarli sul molo Favaloro perché non abbiamo una struttura libera. Ho chiesto di piazzare una nave di fronte al porto». Non sarebbe il caso che una volta al largo vengano trasferiti direttamente sulla terraferma?. Martello spiega che «l’isola è in ginocchio. Come si fa a parlare di ripartenza?».

Uno sbarco fantasma è avvenuto ieri sulla spiaggia di Torre Salsa in provincia di Agrigento. Circa cinquanta migranti si sono dileguati e le forze dell’ordine ne hanno intercettati una trentina. Una nuova per la quarantena arriverà di fonte a Pozzallo. La seconda dopo il traghetto Rubattino che ha ospitato 182 clandestini raccolti in mare dalle Ong in aprile. Per i primi 15 giorni sarebbe costata un milione di euro, oltre 350 euro al giorno a persona. Il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra, ha presentato un’interrogazione al governo sulle spese. Il bando che scadeva il 24 aprile prevedeva un «importo complessivo stimato pari ad euro 1 milione 199mila 250 euro oltre Iva» stabilendo «una durata di trenta giorni dalla data di avvio dell’esecuzione del contratto, salvo proroghe». E fra i vari servizi erano richiesti «cabine singole con bagno, pasti etnici, connessione wi-fi, regolamenti tradotti in almeno dieci lingue».

Al largo di Lampedusa è sempre in attesa il mercantile Marina con 78 migranti a bordo. L’Ong tedesca Sea Watch coinvolge pure noi con la solita tattica pietista: «L’armatore ci racconta che le persone soccorse dormono sul ponte, il cibo scarseggia e l’equipaggio è allo stremo. Malta, porto di destinazione, e Italia, più vicina, continuano a non cooperare, negando l’approdo». E da ieri un altro natante è alla deriva con 46 migranti partiti dalla Libia comprese donne in gravidanza e tre bambini. Alarm phone, il centralino dei migranti, intima il soccorso. Un aereo della missione europea di Frontex ha sorvolato i naufraghi e ieri sera era in zona una motovedetta maltese.

Nella speranza di tamponare l’ondata di arrivi per l’estate, la Guardia costiera ha sottoposto a «fermo amministrativo» l’Alan Kurdi, che aveva portato in Italia 149 migranti poi trasbordati sul traghetto Rubattino per la costosa quarantena. «L’ispezione ha evidenziato diverse irregolarità di natura tecnica e operativa tali da compromettere non solo la sicurezza degli equipaggi ma anche delle persone che sono state e che potrebbero essere recuperate a bordo», ovvero i migranti, si legge in una nota della Guardia costiera. Un’altra ispezione, con conseguente «fermo amministrativo», ha riguardato l’Aita Mari della Ong basca «Salvamento Maritimo Umanitario», che in aprile ci aveva portato altri migranti.

Insomma, tutte le navi delle Ong verranno ispezionate e i talebani dell’accoglienza protestano, come ha fatto Sea Eye, per le «molestie» e gli «abusi di autorità» messi in atto dalla Guardia costiera italiana su input del governo di Roma. Ma, sempre i talebani dell’accoglienza, stanno rafforzando la flotta. I tedeschi di Sea Watch hanno raccolto 1 milione mezzo di euro. A Burriana, in Spagna, stanno ultimando i lavori di Poseidon, ribattezzata Sea Watch 4 e definita «la nave più attrezzata del Mediterraneo». La nuova ammiraglia dei«talebani» potrebbe salpare a breve.

il giornale.it

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