Donazzan (FdI): “L’Anpi può manifestare? Governo più partigiano dei partigiani”

Roma, 22 apr – Il governo ne aveva pensata una giusta. Attenendosi agli obblighi da esso stesso imposti ai cittadini con le misure restrittive, con una circolare a firma del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro, aveva escluso i rappresentanti dell’Anpi dalle celebrazioni del 25 aprile per “evitare assembramenti”. Ma come previsto su questo giornale, d’altronde non ci voleva la sfera di cristallo, dopo la frignata dei nuovi partigiani, il governo ha fatto prontamente marcia indietro: la “Presidenza del Consiglio non esclude in alcun modo l’Anpi dalle celebrazioni del 25 aprile”.

Speciale codice Ateco per l’Anpi?

Una scenetta a dir poco imbarazzante, che non è sfuggita all’assessore regionale al Lavoro della Regione Veneto di Fratelli d’Italia, Elena Donazzan. “Il Governo Conte – tuona l’esponente di FdI – è più partigiano dei partigiani. Ma come? Ci impediscono di uscire di casa, di andare a lavorare, di andare a Messa o di praticare uno sport, ma alle associazioni partigiane viene consentito partecipare alle manifestazioni del 25 aprile?”. Già, che strano. Evidentemente esistono patenti politiche ad hoc per bypassare le restrizioni in vigore, da usare nella fattispecie il 25 aprile (ben prima dunque dell’avvio della cosiddetta fase 2). “Il problema non sono i partigiani che ormai sono un centinaio in Italia, ma sono gli associati che non hanno più senso di esistere”, dice ancora Donazzan.

“Pretendo di conoscere, da cittadina e da Assessore regionale, sulla base di quali evidenze scientifiche ed epidemiologiche il governo abbia deciso di autorizzare questa deroga. Esiste forse un codice ATECO speciale per le attività dell’ANPI e dei partigiani?”, chiede l’assessore della Regione Veneto. A giudicare dalla confusione che oltretutto regna sui codici Ateco, chissà, magari il governo ha pensato di tirarne fuori un altro apposito. Visto mai che in questo caso risulti chiaro: l’Anpi può festeggiare in piazza il 25 aprile, tutti gli altri in casa e zitti.

Alessandro Della Guglia

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