Domani il tradimento Mes? Meloni avverte: “Non ci provate”

Siamo alla vigilia del tradimento chiamato Mes. L’Eurogruppo convocato per domani si prepara a farci ingoiare il boccone amaro per avere soldi con cui contrastare il coronavirus. Le indiscrezioni che fioccano sono davvero preoccupanti.

Le mani avanti le ha messe Angela Merkel che ha svelato il tema in discussione. Ovvero come attivare il meccanismo europeo di stabilità con “condizionalita’ minime”. Sarà l’usuraio a stabilire quanto farsi ridare.

Il tradimento Mes domani alla firma

Anche Paolo Gentiloni, commissario Ue e sempre più lontano dall’Italia che lavora e che soffre, ha ammesso che il cosiddetto “Mes light” può essere la soluzione per l’Europa. Certo, lo dice fingendo di credere che poi non arriverà la Trojka ad imporci le sue condizioni alla politica economica del nostro Paese.

C’è il concreto rischio di un capitombolo del governo. In videoconferenza domani il ministro Gualtieri dovrà decidere se assentire al diktat europeo o se fare pollice verso, come chiede gran parte delle forze politiche italiane. Molto conterà dalle decisioni che probabilmente saranno prese in nottata: a rimetterci la faccia – e su una questione di non poco conto – rischiano di essere i Cinquestelle. I quali hanno sempre proclamato la loro avversione al Mes.

Ora siamo tutti alla resa dei conti. E nel bel mezzo di una tragedia per la Nazione lo spettro di una stagione di austerità decisa da poteri stranieri è decisamente la peggiore delle ipotesi in campo. L’Italia ha bisogno di tornare a partire economicamente perché la mazzata legata al coronavirus non sarà facile da sopportare. E immagine che possano venire commissari dall’Ue, dalla Bce o dal Fondo monetario internazionale per mettere le mani sul nostro patrimonio sarebbe davvero inaccettabile.

Meloni: “Scateneremo l’inferno in Parlamento”

Il governo Conte risparmi questa mortificazione al popolo italiano. Non vogliamo fare la fine della Grecia, è bene che a Palazzo Chigi e al ministero dell’Economia se lo mettano bene in testa.

Comprendano bene anche il pensiero di Giorgia Meloni: “Il dibattito sui prestiti europei sta cominciando a diventare grottesco, ogni giorno sentiamo vari esponenti della UE che provano ad indorare la pillola ma l’obiettivo di fondo rimane sempre lo stesso: sfruttare l’emergenza coronavirus per fare shopping di asset strategici e aziende italiane.

Non sono minimamente ricevibili le offerte di “basse condizionalità” sul MES annunciate dalla Merkel, il Governo non cada nella trappola e faccia valere ad ogni costo il principio che non siamo disponibili all’ipotesi che si utilizzi un fondo creato anche con i soldi nostri per indebitarci e dettarci condizioni! Se qualcuno per nome e per conto degli italiani dice sì al MES, non faremo sconti e in Parlamento scateneremo l’inferno”.

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