Coronavirus, prima bimba contagiata in Italia

Il nuovo Coronavirus colpisce solo le persone anziane o anche i più giovani? I più suscettibili alle forme gravi di Covid-19 sono i primi e quelli con malattie croniche quali diabete e malattie cardiache.

Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione Civile, nelle scorse ore ha infatti annunciato il decesso di tre persone in Lombardia: “Sono tutte ultraottantenni”. Nello specifico si tratta di due uomini di 84 e 91 anni e di una donna di 83 anni. Ma se fino a ieri è stato etichettato come un virus che colpisce soprattutto gli anziani, da ora la narrazione potrebbe cambiare. Sì, perché si è registrato un caso che ha colpito una bimba di 4 anni.

Come riportato dal Corriere della Sera, una piccola di Castiglione d’Adda (il paesino di circa 4mila abitanti – che rientra nella cosiddetta “zona rossa” – è attualmente quello più colpito) è risultata positiva al tampone: non è assolutamente da escludere che il contagio possa essere avvenuto nell’ospedale di Codogno, dove nei giorni scorsi è stato ricoverato il 38enne considerato il “paziente 1”. La bambina ora è confinata nella sua casa del paesino della Bassa e sta bene: è stata ricoverata in ospedale per essere sottoposta alle cure mediche del caso, anche se non si trova in gravi condizioni.

“Bimbi meno colpiti”

Nei giorni scorsi gli specialisti dell’Unità operativa di Immunoinfettivologia pediatrica dell’ospedale Bambin Gesù di Roma hanno spiegato che “i bambini sembrano essere meno colpiti dall’infezione e mostrano un andamento benigno rispetto all’adulto” anche se al momento non sono ancora chiari “i meccanismi di base”. Tuttavia è noto il fatto che i Coronavirus “sono la causa più frequente di raffreddore e i bambini vanno incontro ripetutamente a infezioni da Coronavirus”: è dunque possibile che “la risposta immunitaria a infezioni recenti da Coronavirus aiuti i bambini a difendersi meglio anche dal nuovo Coronavirus”.

Inoltre il sistema immunitario dei più piccoli “potrebbe essere in grado di rispondere meglio all’infezione perché più reattivo”. Anche in passato i bimbi sono risultati essere meno vulnerabili degli adulti rispetto ad altri Coronavirus: “Durante l’epidemia di Sars del 2003, i casi di contagio certificati tra i bambini furono solo 80, mentre quelli sospetti 55. Nessun bambino o adolescente morì a causa della Sars. Durante l’epidemia di Mers nel 2012 in Medio Oriente, la maggior parte dei bambini contagiati non ha manifestato sintomi”.

il giornale.it

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