Foibe, Meloni lunedì alle cerimonie in Friuli. E il Pd censura le vignette di Krancic: «Offendono l’Anpi»

Cerimonia solenne lunedì in Friuli Venezia Giulia nel Giorno del Ricordo delle foibe. Il 10 febbraio vengono ricordate le migliaia di italiani infoibati e i profughi giuliani, dalmati e fiumani che furono costretti a lasciare le loro case dopo la firma del Trattato di Parigi. A partecipare alle cerimonie ci sarà il presidente di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni alle ore 9.30 assisterà alla deposizione delle corone d’alloro al Monumento della Foiba di Monrupino – Foiba n.149. Alle ore 10.30 sarà poi presente alla cerimonia solenne che si terrà al Sacrario della Foiba di Basovizza.

Foibe, Krancic censurato

Come da copione anche quest’anno la sinistra dà il peggio di sé. L’oltraggio agli esuli istriani e dalmati infoibati e vittime dell’odio comunista continua in maniera vergognosa. L’ultimo atto vergognoso è avvenuto a Firenze. A finire sott’accusa, come riporta il Giornale,  è Alfio Krancic, 71 anni, 40 dei quali trascorsi a disegnare vignette. Krancic con la sua famiglia è stato esule da Fiume nel 1949.  Nel corso della sua vita ha disegnato tante vignette sulle foibe. Quest’anno il responsabile giovani di Forza Italia di Firenze, Davide Loiero, voleva allestire una mostra itinerante con una ventina di vignette tra i vari quartieri di Firenze. Ma non è stato possibile. Il Pd si è messo di traverso. I presidenti dei quartieri eletti dal Pd hanno, infatti, negato l’autorizzazione ad ospitare l’esposizione.

Negata la mostra

«Il tutto seguendo il solito grottesco protocollo – ha spiegato al Giornale il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Jacopo Cellai – . Al Q1 ci hanno detto che la decisione spettava al sindaco Nardella. Al Q4 che se ne parlava l’anno prossimo, ma che sarebbero dovute essere esposte anche le vignette di altri disegnatori. La risposta più goffa è quella della presidente Perini del Q3 che su Whatsapp ci ha scritto che quelle vignette erano offensive per presidenti della Repubblica, Anpi e Pd. Se non è censura questa…».

La replica di Krancic

La replica di Krancic non si è fatta attendere. «Nella mia satira – ha detto al Giornale – cerco sempre di colpire di fioretto e mai col bastone. Mi si accusa di attaccare i presidenti della Repubblica? Non è vero: solo Napolitano che non andò a Basovizza. Sull’Anpi poi cosa posso dire? Ogni anno ne inventano una. Proprio loro parlano di satira volgare».

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