Toscani, il fotografo con licenza d’insulto: definì «incivile» Salvini. Ma il pm: «È critica politica»

Fotografo con licenza di insulto. Per Oliviero Toscani, a nessuno secondo quanto a capacità di occupare intere paginate per imprese che niente hanno a vedere con i suoi clic d’autore, si tratta di un’indubbia vittoria. Il pm di Milano, Civardi, ha infatti escluso che l’aver dato dell’«incivile» a Matteo Salvini, che vede così archiviata la propria querela, configuri il reato di diffamazione. E ora Toscani può permettersi persino il lusso di mostrare le stigmate di chi osa sfidare il potere: «Quello che ho detto è quello che penso», rivendica infatti ad archiviazione incassata.

Toscani era stato querelato per diffamazione
I fatti risalgono al 2 agosto scorso. Quel giorno Toscani era ospite a La Zanzara, la trasmissione di Radio24 condotta da Cruciani e Parenzo. Il governo giallo-verde è ancora in carica e nessuno immagina l’autoribaltone che Salvini farà una settimana dopo. Scontato, quindi, il tema immigrazione. E ancor di più la domanda sul Salvini «fascista». Per Toscani un vero invito a nozze. «No, di più. Peggio, dopo aver visto ciò che si è visto. Chi è che parla di castrazione? E lui dice no, non possono sbarcare…non sono clandestini sui barconi c’è della gente. Salvini – conclude il fotografo – è un incivile». Parte la querela, ma finisce sul binario morto.

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