La manifestazione antirazzista di Milano è stata un flop. Ecco perché

Milano, 3 mar – Spesso la frustrazione gioca brutti scherzi. Lo sanno bene nella redazione di Repubblica, che negli ultimi tempi ha dovuto ingoiare veramente tanti rospi. Forse troppi. E così Alessandra Ziniti, per conto del quotidiano fondato da Scalfari, ha finito per passare ai raggi X tutti i telegiornali della sera.

E che cosa ne è emerso? Ma ovviamente che la «Rai sovranista» – infettata dal virus salviniano – ha dato maggior risalto alla cattura di Marco Di Lauro, il «superboss di Scampia», piuttosto che alla manifestazione antirazzista di Milano. Un crimine di lesa maestà buonista, non c’è che dire. E, oltretutto, fa specie che a scriverlo sia proprio una giornalista esperta di mafia.

Il pianto di Repubblica

«La cattura del superlatitante Di Lauro – denuncia la Ziniti su Repubblica – guadagna con facilità le aperture di Tg1 e Tg2. Ma per il telegiornale di Gennaro Sangiulianoprima di Milano passano i servizi sulla Tav e persino Trump.

E quando arriva il servizio sulla manifestazione antirazzista la partecipazione “imponente” resta sul vago, “migliaia”». In buona sostanza, secondo l’articolista di Repubblica bisognava credere ciecamente ai numeri forniti dagli organizzatoridella manifestazione, che hanno ovviamente sparato alto: 250mila presenti. In attesa dei dati della Questura, siamo in ogni caso ben lontani dalle fiumane di popolo che la sinistra riusciva a organizzare fino ai primi anni Duemila.

E, inoltre, si tratta di un evento assolutamente non paragonabile, per esempio, al corteo del centrodestra contro il governo Prodi del dicembre 2006, quando sfilarono per le vie romane quasi 2 milioni di persone. Insomma, se quella di ieri doveva essere una conta degli oppositori al «governo fascio-leghista», i numeri sono stati effettivamente trascurabili. Soprattutto se la «notizia» ha per concorrente la cattura di un pericoloso boss della Camorra.

Una sinistra sola (e sconsolata)

Una altro dato dovrebbe poi far riflettere. A Milano risiedono attualmente circa 460mila immigrati. Pertanto, anche dando per buoni i 250mila di piazza del Duomo, è evidente che la manifestazione «antirazzista» è stata abbondantemente ignorata dai diretti interessati, cioè le presunte vittime dell’altrettanto presunto razzismo di Salvini.

Questo spiega una volta di più il totale scollamento della sinistra dalla realtà. Una realtà impietosa che i media tipo Repubblica tentano di nascondere costruendo narrazioni autoreferenziali e non credibili. Parlare di «risveglio della coscienza democratica», di «grande risposta all’opposizione» ecc. è infatti un tipico esempio di auto-dopaggio ideologico e comunicativo. Eppure, dietro la retorica, il dato rimane: la sinistra è sempre più sola. Ed è giusto che sia così.

Valerio Benedettihttp://www.ilprimatonazionale

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