“Gli immigrati portano miseria e malattie”: la bomba di Feltri. Cosa gli fanno poi per punirlo

Negli ultimi tempi non si parla che di libertà d’espressione e censure.

A tal proposito, è tornato alla ribalta l’attacco hacker subìto dal sito web di Libero, dopo le espressioni contestate del suo direttore, circa gli immigrati e la malaria.

La dichiarazione discussa era stata molto chiara: “dopo la miseria portano le malattie“.

Con questa frase era stato intitolato un articolo, che aveva indignato il potically correct della sinistra. Sulla questione sono intervenuti anche il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Nicola Marini, e il presidente e il segretario generale della Fnsi, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso.

Le loro dichiarazioni riassunte, riguardano l’Articolo 21 che sancisce la libertà di parola e d’espressione che, a loro avviso, non può più riguardare Feltri del tutto.

Poco dopo c’è stata l’effettiva censura.

Libero è riuscito a rispondere: “Ci vogliono zittire, ma non ci riusciranno. Secondo quanto abbiamo appreso, il responsabile dell’attacco sarebbe tal “anonplus”.

Per giunta, Pietro Senaldi ha pubblicato un video in cui parla all’autore dell’attacco: “So che cercherai di oscurarci nuovamente e forse ce la farai, ma noi continueremo a risorgere e continuare la realtà che ci circonda. Che, purtroppo, fa schifo”.

Fonte: Il Populista

 

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