Comunità islamica di Roma: “Noi vicino ai cristiani? No, grazie”. Ecco cosa chiedono

La comunità islamica di Roma fa sentire la propria voce su di un tema delicato. Ha avanzato infatti una richiesta per evitare ciò per i musulmani della capitale viene vissuto come un grande problema.

Infatti, i seguaci di Maometto desiderano essere sepolti al cimitero secondo il rituale islamico e da personale islamico. Non ci stanno ad avere degna sepoltura vicino alle salme di cristiani.

Per questo motivo la comunità bengalese della capitale vuole costruire un nuovo cimitero interamente islamico. Il finanziamento per la realizzazione verrebbe da una raccolta fondi già cominciata.

«È meglio che chi deve pregare “Allah u Akbar”, non abbia vicino un cattolico che recita l’Ave Maria». Bachcu, presidente dell’Associazione Dhuumcatu che riunisce la comunità bengalese della Capitale, spiega il senso della raccolta fondi lanciata per creare a Roma un cimitero ad hoc per i musulmani.

Un cimitero gestito dai fedeli islamici è necessario perché esistono delle differenze tra il rito cattolico e quello islamico. Noi non possiamo essere sepolti vestiti e la nostra salma deve essere posizionata in direzione nord-sud”, aggiunge. Tutte accortezze che, secondo la comunità musulmana bengalese, non verrebbero rispettate nei cimiteri comunali.

«C’è un altro rito, un altro sistema, abbiamo bisogno di un luogo tutto per noi, dove possiamo fare quello che serve», spiega l’Imam di Tor Pignattara. Uno dei luoghi individuati sarebbe un terreno di 81 ettari lungo la via Prenestina, fuori dal Raccordo Anulare. Il costo dell’operazione è stato stimato attorno ai 6-7 milioni di euro.

Una cifra che l’organizzazione punta a raccogliere tramite le offerte dei connazionali. «Non si tratta di donazioni – precisa Bachcu – ma di mettere in una cassa comune la cifra, circa 3mila euro, che ognuno di noi dovrà spendere un domani per la propria sepoltura in Italia o per spedire la salma in Bangladesh».

Ma, ci rivela l’Imam della zona, «accanto al luogo dove verranno effettuate le sepolture sorgeranno anche una moschea e una scuola coranica». Insomma, se le donazioni fossero superiori alle aspettative, il cimitero potrebbe trasformarsi in un vero e proprio luogo di culto, forse addirittura più importante della Grande Moschea di Roma“.

Insomma, un programma di ulteriore islamizzazione, mascherato da “diritto”. Sappiamo che per costruire moschee in tutto il mondo i fondi non mancano mai, e che spesso queste diventano centri di radicalizzazione. Un cimitero che assomiglia ad un cavallo… di Troia.

Fonte: Il Giornale

 

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