“Schifo, questa è censura!”. Domenica In, Dargen D’Amico silenziato in diretta: accuse alla Rai

Polemica dopo la puntata di ieri di Domenica In. A scatenare il caos l’intervento di Dargen D’Amico. Il cantante, che già sul palco dell’Ariston aveva fatto parlare per i suoi appelli pacifisti: “La mia nipotina è a studiare a Malta. Non tutti i bambini hanno questa fortuna. Nel Mar Mediterraneo in questo momento ci sono bambini sotto le bombe senza acqua, senza cibo. In questo momento il nostro silenzio è corresponsabilità. La storia, Dio, non accettano la scena muta. Cessate il fuoco”.

Ieri ha rincarato la dose: Dice D’Amico: “Quello che gli immigrati immettono nelle casse dello Stato per pagarci le pensioni è più di quello che spendiamo per l’accoglienza. Queste sono statistiche che andrebbero raccontate”. Ma subito la conduttrice di casa Rai ha mostrato evidenti segni di nervosismo, e la conversazione ha preso tutt’altra piega.

Domenica In, polemiche dopo l’intervento di Dargen D’Amico

Qui è una festa. Parliamo di musica!”. Dargen ha risposto: “Quando mi fanno una domanda non riesco a non rispondere”. E Mara: “Figurati non devi scusarti. È che sono domande importanti e a cui bisogna rispondere in maniera dettagliata, ma oggi il tempo non ce lo abbiamo”. A quanto riporta Open Mara Venier ha accusato il colpo: “Tanto che in sottofondo, col microfono di Mara Venier ancora aperto, si percepisce chiaramente lo sfogo della conduttrice”.

“Contro gli ospiti in studio, autori delle domande “incriminate”: «Mi mettete in imbarazzo, non vi faccio tornare più», tuona Venier”. Sui social si è scatenata la rivolta. “Questa si chiama censura, questa Rai fa schifo”. E ancora: “Che la Rai meloniana facesse schifo lo abbiamo capito quando hanno iniziato a proporre Pino Insegno in tutte le salse, ma così è troppo. Hanno messo il bavaglio anche a Mara Venier”.

Alla buona fede della zia credono un po’ tutti. “Mara non avrebbe mai messo un freno così. Lei è una seria e ce lo ha dimostrato nel corso degli anni. Ha avuto ordini dall’alto, non c’è altra spiegazione”. La polemica è scoppiata.

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