La rabbia di Gino Cecchettin: “Adesso basta, denuncio tutti”

Stefano Tigani, l’avvocato di Gino Cecchettin, padre di Giulia Cecchettin tragicamente uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta l’11 novembre, si è mobilitato per difendere il suo cliente da un’ondata di messaggi diffamatori online. La vicenda, che ha scosso profondamente la comunità, vede Cecchettin diventare bersaglio di accuse infondate e teorie del complotto sui social network, da Facebook a TikTok.

Tigani ha dichiarato di aver già presentato due querele per diffamazione e sta raccogliendo documentazione per ulteriori azioni legali. Sottolineando l’importanza di concentrarsi su questioni più urgenti, l’avvocato ha espresso frustrazione per la difficoltà nel gestire l’enorme volume di contenuti offensivi, ma ha ribadito la necessità di porre fine a queste accuse gratuite.

Tra le teorie del complotto più stravaganti, vi è l’accusa che Cecchettin, esperto informatico, stia sfruttando la tragedia per promuovere la sua azienda. Queste accuse, lanciate digitalmente, stanno ora incontrando la ferma opposizione degli avvocati di Cecchettin.

In un comunicato diffuso ieri, Tigani ha evidenziato la gravità di dover affrontare azioni diffamatorie in un momento di dolore così intenso per la famiglia Cecchettin. Ha inoltre assicurato che ogni attività denigratoria nei confronti di Cecchettin e della sua famiglia troverà una pronta reazione legale.

Questo caso solleva questioni critiche riguardanti la responsabilità e le conseguenze dell’uso dei social media, specialmente in situazioni di grave lutto e tragedia. Mentre la Polizia postale lavora all’identificazione degli autori dei post diffamatori, la comunità si interroga sulla necessità di maggiore sensibilità e rispetto online in momenti di tragedia.

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