INDI GREGORY, SPERANZE FINITE: IL DECESSO NELLA NOTTE

Purtroppo come si sa il mondo è pieno di notizie che non vorremmo mai sentire. Notizie che fanno sicuramente male e che preoccupano spesso la pubblica opinione. Specie se queste notizie hanno a che fare con bambini o peggio ancora con neonati. 

Ci sono dei casi che davvero non si riescono a spiegare, casi che rimangono a lungo nella mente della pubblica opinione. Pensiamo ad esempio a tutte quelle vicende ancora irrisolte che ci sono nel nostro Paese, eventi per i quali le autorità stanno ancora indagando per bene.

Come si sa quando accade qualcosa di serio sono pronte subito ad intervenire le forze di polizia, le quali immediatamente prendono atto della situazione e cominciano le indagini attorno ai casi assegnati per poter arrivare alla verità. Ma ci sono dei casi davvero molto diversi per i qualie queste ultime non possono fare niente.

Vicende strazianti che lasciano spazio solo al dispiacere. E questa è la vicenda sicuramente della piccola Indy Gregory, la bambina britannica che in questi giorni ha fatto parlare tutto il mondo, la quale ha trascorso i suoi 8 mesi di vita all’interno di un ospedale a causa di una gravissima patologia con cui è nata. 

Una vicenda molto importante che ha appunto fatto eco su tutti i principali quotidiani mondiali e che ha interessato da vicino anche il nostro Paese, in quanto la stessa Italia si era offerto di curare la bambina ina una delle strutture di eccellenze di cui la Penisola è dotata. Il padre della bimba era stato anche intervistato da una trasmissione condotta da Bruno Vespa. 

Nelle scorse ore, nonostante i ripetuti appelli della famiglia, i medici hanno deciso di fermare i trattamenti che tenevano in vita la bambina. Indy era affetta da una patologia mitocondriale molto seria, ma nonostante questo i suoi genitori non si sono mai arresi e hanno cercato di salvarla dal suo triste destino.

“Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45. Io e mia moglie Claire siamo arrabbiati, affranti e pieni di vergogna. Il servizio sanitario e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma anche la dignità di morire nella sua casa. Sono riusciti a prendere il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendere la sua anima” – così ha detto il padre all’agenzia di stampa LaPresse. 

“Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata, hanno cercato di sbarazzarsi di lei senza che nessuno lo sapesse ma io e Clare ci siamo assicurati che sarebbe stata ricordata per sempre “ – così ha aggiunto il padre Dean. 

genitori non si danno pace e adesso stanno cercando di affrontare questo momento molto particolare assieme ai loro famigliari. Per le autorità sanitarie britanniche la patologia di Indy non le avrebbe consentito di vivere una vita normale.

“Ci vergogniamo di una ‘modernità’ che, per ‘pietà’, sopprime i deboli e indifesi. Perdonaci Indi. Anche nel tuo nome continueremo a batterci per contrastare questa folle deriva eutanasica. Aiutaci dal Cielo” – queste le commoventi parole con cui il padre Dean chiude il comunicato. 

Nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, potranno conoscersi ulteriori dettagli su questa triste vicenda. La piccola Indy purtroppo non c’è più.

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