Insegnante si licenzia il primo giorno di lavoro: “I bambini sono cattivi e puzzano”

“Dunque… E’ il mio primo giorno come insegnante, e mi licenzio. Non voglio fare nulla di tutto ciò. Inizialmente ho pensato di potercela fare, ma questi bambini sono proprio cattivi. Puzzano. Starnutiscono ovunque. Quindi, oggi è il mio primo e ultimo giorno”. 

“I bambini sono proprio cattivi e starnutiscono ovunque”

L’insegnante in questione è Kevin Black che, seduto in una classe vuota e mentre mostra quello che lo circonda, spiega che lui di fare l’insegnante a “bambini cattivi, che puzzano e starnutiscono ovunque” non ci pensa proprio e filma tutto, mettendo il video su TikTok. Video che arriva dagli Stati Uniti e che ha incassato oltre un milione di visualizzazioni e più di 100mila mi piace. E’ quanto riporta Today. Nei commenti si delinea chiaramente un problema nel mondo dell’educazione riguardo la posizione degli insegnanti e le problematiche legate al loro ruolo. 

Il problema della carriera da insegnante: circa 300mila insegnanti lasciano il lavoro prima di arrivare all’età pensionabile

Kevin Black, secondo quanto riporta Leggo, non è l’unico insegnante ad aver utilizzato i social media per esprimere e documentare le difficoltà legate al mestiere dell’insegnante, così come i motivi che spingono a cercare una carriera alternativa. Negli Stati Uniti, dove è stato girato il video, le scuole sono in cattive acque con una percentuale del 42%. In Italia la situazione non è migliore, per chi decide di intraprendere questa professione: secondo le stime di Uil-Scuola nel 2023/2024 circa 200mila insegnanti saranno precari. 

Anche gli utenti, nei commenti, sembrano comprendere le difficoltà legate a questa carriera. «La gente non capisce», scrive qualcuno, «E anche quando ti rendi conto che non fa per te, ti vogliono far sentire in colpa per farti rimanere. Spero tu riesca a trovare un po’ di tranquillità, con o senza questo lavoro». Un altro utente fa presente quanto la situazione sia peggiorata dopo l’emergenza Covid: 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.