Giorgia Meloni mangia una pizza con la figlia ma finisce malissimo

Giorgia Meloni è sempre sotto i riflettori, si sa, soprattutto vista la sua carica importante, e ogni suo gesto è pesato al millesimo. Ieri sera, dopo aver partecipato alla prima giornata dei lavori dell’assemblea generale dell’Onu, la Premier si è gustata una cena tutta italiana a New York, portando con se tutto lo staff (e la figlia Ginevra) al ristorante Ribalta, a due passi da Union square. Una decisione, la sua, che ha creato non poche polemiche.

Giorgia Meloni mangia una pizza con la figlia: scoppia la polemica

Giorgia Meloni arrivata ieri nella Grande Mela, ha deciso di cenare in un noto ristorante italiano con tutto il suo staff e con la figlia di Ginevra di 7 anni. Che c’è di male vi chiederete.. Bhè la premier avrebbe saltato lo ‘storico’ Consiglio con Zelensky e Lavrov, non partecipando alla serata al Metropolitan Musem of Art del presidente americano Joe Biden. Una scelta quella della Meloni, che è stata poi ribadita da Matteo Renzi, ospite di Stasera Italia su Rete 4. (continua dopo la foto)

La polemica di Matteo Renzi

“Il ricevimento che il presidente Usa da è un ricevimento a cui Giorgia Meloni ha sbagliato a non andare. Non c’entra nulla con l’immigrazione. Sarebbe stata buona creanza rimandare la pizza con la figlia e andare. Ai vertici internazionali se ti chiama il presidente Usa, ci si va. Ha sbagliato”, ha dichiarato Matteo Renzi a Stasera Italia, aggiungendo: “La destra ha usato parole sbrigative superficiali e populiste per affrontare un problema epocale come l’immigrazione. Ora se vuole fare un piano Mattei serio, bene. Ma si parla con tutti e al ricevimento di Biden ci vai”, ha evidenziato il leader di Iv. “Giorgia Meloni sta perdendo la faccia. Non per quello che dice oggi ma per quello che ha detto negli ultimi dieci anni. Lei ha vinto le elezioni dicendo una cosa che non sta né in cielo né in terra: non hanno fatto il blocco navale, non hanno chiuso i porti ma hanno chiuso gli occhi. Gli sbarchi si sono moltiplicati”, ha concluso.

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