“È morto per un raro tumore”. Lo sport italiano piange la leggenda azzurra, 53 anni appena

Con la calottina azzurra della nazionale ha scritto pagine da leggenda, fuori dal campo si distingueva per eleganza e gentilezza, dentro per la furia con la quale giocava ogni partita. Una carriera da incorniciare, prima in campo, poi in panchina poi nelle vesti di dirigente. Ha iniziato la carriera sportiva a Trieste, per poi giocare dal 1994 al 1996 nella Roma, dove vinse una Coppa LEN e una Coppa delle Coppe, oltre ad arrivare secondo in campionato e a giocarsi altre due finali continentali, una in Coppa delle Coppe ed una in Supercoppa LEN.

Successivamente si trasferirà alla Pro Recco e al Posillipo, laureandosi con entrambe le calottine campione d’Italia e d’Europa. Nel 2004 è stato dirigente del Trieste, nel 2005 allenò il Nervi, mentre nel 2008 è stato direttore tecnico del Torino 81. Nel 1995 ha ottenuto con la nazionale italiana la medaglia d’oro agli Europei di Vienna, oltre a disputare l’edizione del 1997 ed i mondiali del 1998.

Pallanuoto in lutto morto l’ex azzurro Luca Giustolisi

Pallanuoto in lutto, morto l’ex azzurro Luca Giustolisi

Il punto più alto il bronzo alle olimpiadi di Atlanta. Stamani, 15 settembre, la notizia che giovedì Luca Giustolisi se n’è andato, sconfitto a 53 anni da un tumore molto aggressivo. Dopo il ritiro fu dirigente nella sua città, allenatore del Nervi, da febbraio di quest’anno era entrato nello staff del Brescia come consulente psicologico.

Pallanuoto in lutto morto l’ex azzurro Luca Giustolisi

Diventò giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Trieste. “Ho sempre amato scoprire verità nascoste, disvelare, accedere a dimensioni ancora inesplorate, ma piene di senso e di opportunità, per cercare di rendere puro l’incontro con noi stessi e con l’altro. La consapevolezza di ciò che siamo ci avvicina alla gioia che cerchiamo”. Subito dopo la notizia della scomparsa è arrivata la nota della Fin.

Pallanuoto in lutto morto l’ex azzurro Luca Giustolisi

La pallanuoto lo ricorda per sensibilità ed eleganza, passione e competenza che aveva trasportato anche fuori dalla vasca in veste di commentatore tecnico, dirigente, allenatore, psicologo e mental coach. Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta 1996, campione d’Europa l’anno prima a Vienna. Giungano alla famiglia e a tutti i suoi amici le più sentite condoglianze di tutto il movimento. Dei commissari tecnici del Settebello Sandro Campagna e del Setterosa Carlo Silipo, del consiglio e degli uffici federali e dell’intero movimento natatorio”,

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