Piattino a 2 euro, sul caso interviene la chef Cristina Bowerman: “Cosa ho da dire alla proprietaria”

Piattino condiviso a 2 euro, la chef stellata fa scoppiare il caso. Fa discutere il commento di Cristina Bowerman, chef di Glass Hostaria, ristorante con una stella Michelin che si trova a Trastevere a vicolo del Cinque. Il fatto è stato riportato da Selvaggia Lucarelli in un post su Facebook. Poi la chef fa partire la sua invettiva con alcune considerazioni sulla ristorazione italiana e passando poi a parlare del concetto di accoglienza nel settore del turismo.

Selvaggia Lucarelli aveva raccontato: “Liguria. Un piatto di trofie al pesto 18 euro, la mamma chiede un piattino per farne assaggiare un po’ anche alla bambina di tre anni che ha già mangiato. Sul conto le mettono due euro per il piattino. Tra l’altro avendole già messo sul conto il coperto”. Il fatto risale al 23 luglio scorso e lo scontrino è stato battuto dall’Osteria del Cavolo di Ida Germano. Che a sua volta ha voluto replicare dopo tutto il clamore suscitato dal suo comportamento.

piattino condiviso 2 euro chef stellata

Le parole della titolare e l’accusa della chef stellata

La titolare dell’osteria del Cavolo di Finale Ligure (Savona), la 76enne Ida Germano afferma di aver portato quattro piatti alla coppia che l’ha recensita: “Sappiano i clienti che per noi è un lavoro in più”. Inoltre ha detto che sta valuterà azioni legali nei confronti di chi lascia recensioni negative del suo locale: rappresentano un danno alla sua reputazione e all’immagine del ristorante. Questa invece la presa di posizione di Cristina Bowerman che interviene pure su un altro caso, cioè quello della maggiorazione di 2 euro per un toast tagliato a metà in un bar di Gera Lario, nel Comasco: “Io sono per la completa autonomia dell’imprenditore e non mi piace l’idea di alcuna interferenza da parte di governo, associazioni”.

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Poi però aggiunge: “Mi è capitato spesso di sedermi in qualche bar con i miei vari amici americani, che di tanto in tanto vengono a trovarmi, e in più di un’occasione il cameriere mi ha servito un costosissimo menu con prezzi per stranieri. Proprio a Roma, in più di un’occasione, ci siamo trovati invece con tassisti che chiedevano 50 euro a persona per la tratta dall’aeroporto a stranieri che non sanno che invece è la tariffa complessiva, incluse le valigie”. Due gli aspetti che la colpiscono nel caso dei 2 euro per un toast tagliato: “Il primo è che bisogna mettere il cliente in grado di fare una scelta informata e non mi pare di aver letto che vi fosse alcuna nota relativa al sovrapprezzo di 2 euro per tagliare un tramezzino a metà (mi fa male anche scriverlo!)”.

Il secondo è la risposta della proprietaria sostiene che, se il cliente avesse reclamato, gli avrebbe scalato i due euro: “Questo è uno di quei casi in cui il silenzio le avrebbe giovato”. Bowerman parla poi di Roma che “ha pagato lo scotto di una drastica riduzione di turisti negli anni precedenti per episodi simili a questo in seguito a un paio di articoli di grandi testate con milioni di viewers”. Riviste che “consigliavano di evitare Roma perché l’imbroglio è dietro l’angolo”.

Adesso che si intravedono i segnali della ripresa, dice ancora la chef stellata, è necessario fare più attenzione: “La ristorazione italiana, da Nord a Sud, ha un valore immenso non solo per l’oggettiva bontà della sua cucina, ma un potere attrattivo incredibilmente forte da essere uno dei volani più importanti del nostro turismo: il turismo enogastronomico esperenziale. Non sprechiamolo con episodi che corrono più velocemente sul web di magari tanti onesti, bravi ristoratori che il tramezzino non solo lo tagliano gratis ma addirittura te ne regalano uno se gli stai simpatico“.

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