“Perché mio figlio era a bordo”. Sommergibile Titan, rivelazioni choc dalla mamma del 19enne

Perché un 19enne era a bordo del Titan? Perché un ragazzo, seppur maggiorenne, deve rischiare tutta la vita che ha davanti, per un momento di popolarità? È questa la domanda che si sono fatti in tanti, nello scoprire che tra i 5 dispersi in mare, c’era anche Suleman Dawood. Il giovane, 19 anni appunto, era con il papà e da quello che si dice, proprio per non deluderlo. Sembra infatti che Suleman era terrorizzato dall’idea di andare sul fondale marino a vedere il Titanic.

A raccontarlo è la zia del 19enne che dice: “Mio nipote ha fatto quel viaggio per assecondare suo padre, che era ossessionato dal Titanic. Lui era terrorizzato, non voleva fare quella spedizione, ma ha acconsentito solo perché era importante per il padre”. Tra l’altro, si scopre, la pericolosa escursione nei fondali marini, era stata programmata in concomitanza con la festa (inglese) del papà. La donna ha poi dichiarato: “Mi sento come se fossi stata catturata in un film dell’orrore”.

Perché un 19enne era a bordo del Titan?

Perché un 19enne era a bordo del Titan?

E ancora: “Personalmente ho trovato un po’ difficile respirare pensando a loro due intrappolati sul fondo dell’Oceano”. Ma c’è anche un altro motivo, almeno sembra, per cui il ragazzo ha deciso di rischiare la vita insieme al papà. A raccontarlo stavolta è la mamma del giovane Suleman, la signora Christine Dawood. Alla Bbc la donna ha raccontato che il figlio voleva anche stabilire un record.

Perché un 19enne era a bordo del Titan?

“Mamma, sto andando a risolvere il cubo di Rubik a 3.700 metri sotto il mare, vicino al Titanic”, avrebbe detto il ragazzo alla donna. Tra l’altro sembra che poco prima di partire, Suleman Dawood avrebbe addirittura contattato il Guinness World Records. Dagli atti sembra anche che suo padre avesse portato con sé una macchina fotografica per registrare il suo tentativo di record.

Perché un 19enne era a bordo del Titan?

Come racconta la signora Christine, il giovane Suleman era un patito del cubo e lo portava con lui ovunque andasse. Per molti il 19enne era un genio, visto che riusciva a risolverlo in 12 secondi. La donna ora vuole imparare anche lei a risolvere il cubo di Rubik. Insieme alla figlia lo faranno per ricordare il giovane Suleman.

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