Kataleya, le parole choc della mamma: “Se la trovano nel palazzo vuol dire che è morta”

Kataleyasecondo giorno di ispezioni nell’ex hotel Astor di Firenze, l’hotel da dove sabato 10 giugno scorso è scomparsa Kataleya, la bambina peruviana di 5 anni. Domenica 18 giugno è infatti iniziata la maxi perlustrazione della struttura che due giorni fa è stata sgomberata dagli occupanti abusivi. I reparti speciali dei carabinieri, tra cui Ros, Gis e Sis, per cercare indizi utili a trovare la piccola hanno dato il via ai controlli intorno alle ore 8,30. Oggi sono stati impiegati anche due autospurghi per svuotare i pozzi neri.

I controlli nell’ex hotel sono approfonditi e un controllo “di parte” è stato chiesto anche dai legali della famiglia di Kata. Hanno presentato formale istanza per effettuare, nei loro diritti, un proprio sopralluogo dentro l’ex hotel Astor quando saranno esauriti gli accertamenti di polizia giudiziaria dei carabinieri. In caso di autorizzazione, fanno sapere gli avvocati Filippo Zanasi e Sharon Matteoni come riporta il quotidiano La Nazione, sarà organizzato un sopralluogo coi genitori della bambina insieme a Luciano Garofano.

Scomparsa Kataleya, le parole choc della mamma

Luciano Garofalo, generale dei carabinieri in congedo e già comandante del Ris di Parma è consulente della famiglia nella vicenda di Kata. “Sono pronto a mettere la mia esperienza a disposizione degli investigatori per poter dare un contributo concreto alle indagini”, ha detto all’Adkronos aggiungendo che “Ora il mio dovere è studiare quello che è stato fatto e capire cosa si può ancora fare”.

“Spero che non la trovino qui, significherebbe che è morta”, ha detto la mamma di Kata riferendosi alla struttura domenica, durante la funzione religiosa a cui ha partecipato per pregare per la figlia. Il padre della bimba ha invece parlato oggi, in mattinata con i pm ed è uscito dalla procura poco dopo le 12: “Tutto quello che so lo riferisco ai magistrati”, ha detto.

Tornando ai controlli, si legge ancora su La Nazione, si è conclusa intorno alle ore 17 di lunedì 19 giugno la seconda giornata della maxi ispezione nell’ex hotel Astor. Oggi i camion cisterna autospurgo hanno lasciato la struttura intorno alle 16,15: fosse biologiche e fognature sono state controllate a lungo ma chiuso il secondo giorno di controlli al momento non ci sono tracce che possano ricondurre alla bambina, si legge ancora nell’aggiornamento del quotidiano.

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