DECESSO SILVIO BERLUSCONI, LA DECISIONE UFFICIALE SULLE EX MOGLI

In attesa dei funerali di Silvio Berlusconi, si è parlato di tutto, dalla carriera, alla vita sentimentale del leader di Forza Italia deceduto presso l’ospedale San Raffaele di Milano a seguito  dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Si è è parlato del commosso messaggio rilasciato dalla prima moglie dell’ex premier, la Dall’Oglio,  dell’intervista rilasciata dalla Pascale ma, in tutto questo, c’è un’altra donna, l’ultima, di cui si sta parlando poco e niente.

Parliamo di Marta Fascina che si è chiusa nel silenzio,  piangendo il decesso di colui che è stato il suo compagno   dall’agosto 2020, data della prima copertina ufficiale di “Chi” che la ritraeva.

Classe 1990, Fascina è calabrese, originaria Melito Porto Salvo, pur essendo cresciuta a Portici. Dopo la laurea in Lettere, ha iniziato a lavorare all’Ufficio stampa del Milan, sino all’elezione alla Camera nel 2018 e all’entrata in commissione Difesa.

Nel marzo dello scorso anno, tutti ricordiamo il “non matrimonio” tra la Fascina e Berlusconi, celebrato nella piccola cappella di Villa Gernetto a Lesmo, in Brianza, alla presenza delle famiglie Berlusconi e Fascina.

La Fascina si è trovata da  quasi-moglie a vedova con i riflettori  puntati addosso. Ma le attenzioni sono catalizzate su di lei anche in quanto silenziosa leader di un partito il cui futuro, senza Silvio, è un azzardo. Marta Fascina è ora la madrina di Forza Italia, la creatura politica del Cavaliere,  ma anche un’incognita, mentre FI sta cercando di mantenere una parvenza di unità.

Ieri erano previste due riunioni dell’ufficio di presidenza del partito, una avente ad oggetto l’approvazione del bilancio, un dovere di legge. Nel secondo tempo della riunione, sono sorti non pochi problemi, in quanto i partecipanti, dirigenti, capigruppo e ministri, hanno nominato i nuovi coordinatori regionali e i commissari provinciali. Si tratta, da quanto è trapelato a mezzo stampa, di mere ratifiche di decisioni prese quando Berlusconi era ancora invita, eppure il malcontento c’è stato eccome, dal momento che le nomine hanno creato non poche tensioni tra le correnti del partito.

I problemi si erano manifestati sia a livello locale, incominciando dalla sostituzione di Alessandro Cattaneo come commissario di Pavia, sia a livello nazionale, in particolare per la scelta del responsabile del tesseramento, Tullio Ferrante, deputato (guarda caso, dicono i malevoli),  vicino a Marta Fascina.  Viene da chiedersi quanto conti la Fascina allo stato attuale e quali saranno le sue mosse che, ad oggi, restano un’incognita.  E’ chiara la volontà di Forza Italia di non scomparire, al punto che  Nazario Pagano, presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, ha dichiarato: “Se questa sua creatura dovesse essere ora abbandonata sarebbe come tradirlo”.

Veniamo alla questione testamento di Silvio Berlusconi  che, attualmente, si trova nelle mani del notaio Arrigo Roveda dello Studio RLCD di Milano. Possiamo dirvi che l’ultimo aggiornamento delle ultime disposizioni dell’ex premier deceduto.  Come riportato sul Messaggero,  l’ultima modifica del testamento è stata effettuata prima del penultimo ricovero al San Raffaele di Milano e tra le ultime volontà è stata aggiunta appunto la destinazione di una somma di denaro per la donna che l’ex premier chiamava “moglie”.  Oltre a questa, c’è  un’altra novità, riguardante le ultime volontà dell’ex Cavaliere, in quanto Berlusconi ha destinato il 61% delle Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava ai figli,  ossia a  Marina e Pier Silvio, nati dal primo matrimonio con la Dall’Oglio.  E poi Barbara, Eleonora e Luigi, i figli avuti con Veronica Lario. Le ultime volontà faranno sì che il controllo di Mediaset resti ai due figli maggiori, anche se le decisioni straordinarie si potranno prendere solo con la maggioranza qualificata dell’85% o addirittura con  l’unanimità.  In sintesi, chi vorrà  provare a comprare le aziende, dovrà avere l’ok di tutti i figli.

L’obiettivo, in ogni caso, è quello di garantire l’equilibrio ed  evitare le liti. Con la morte di Berlusconi le sue ex mogli, Carla Elvira Lucia Dall’Oglio e Veronica Lario, non diventano eredi.  All’ex coniuge cui in sede di divorzio sia stato riconosciuto il diritto alla corresponsione periodica di un assegno può essere attribuito dal Tribunale un assegno a carico dell’eredità solo nel caso in presenza di uno stato di bisogno.  Il quotidiano ipotizza anche che Fascina e altre persone vicine a Berlusconi possano essere entrati nella cassaforte per volontà dell’ex premier. Ma si tratta di congetture e ipotesi.

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