GIULIA E THIAGO, È SUCCESSO SULLA BARA DURANTE I FUNERALI

Un giorno straziante, non solo per Sant’Antimo e per Senago, ma per tutti gli italiani che piangono l’improvvisa e atroce dipartita della 29enne Giulia Tramontano, incinta di sette mesi di un bimbo che avrebbe voluto chiamare Thiago.

La sua è l’ennesima storia di femminicidio e, indubbiamente, uno dei casi di cronaca più efferata degli ultimi tempi. Attraverso le foto, diramate in questi giorni, a mezzo stampa, abbiamo avuto modo di conoscere questa splendida ragazza, che poteva essere nostra sorella, figlia, amica, nipote.

Giulia ha fatto una fine spietata, accoltellata con 37 fendenti da chi diceva di amarla, il fidanzato reo confesso Alessandro Impagnatiello, che ha provato a bruciarne il corpo per poi sbarazzarsi di lei, buttandola in un’intercapedine poco distante dall’ abitazione di via Novella in cui conviveva con la 29enne.

Lei aveva scoperto i suoi tradimenti, la relazione parallela con una sua collega barista 23enne, e il 27 maggio, ultimo giorno in cui Giulia ha fatto parte della dimensione terrena, c’era stato, proprio con l’altra donna, un incontro chiarificatore, in cui tutte le bugie di Impagnatiello sono crollate in men che non si dica.

Al suo ritorno, è tra le mura domestiche che Giulia è andare incontro alla morte per mano di Alessandro, ossia di colui che sarebbe diventato padre di Thiago e con il quale desiderava passare una vita intera. Oggi è il giorno dei funerali. Vediamo cosa è successo sulla bara della povera Giulia Tramontano durante la cerimonia funebre, nella seconda pagina del nostro articolo.

Oggi, domenica 11 giugno, alle ore 15, nella Parrocchia di Santa Lucia a Sant’Antimo, comune in provincia di Napoli dove la ragazza è nata e dove vivono i suoi genitori, è il giorno dell’addio, quello dell’ultimo saluto alla povera Giulia, 29 anni ,agente immobiliare, e al piccolo Thiago che portava in grembo da sete mesi.

Il sindaco del paese, Massimo Buonanno, ha spiegato che si tratta di “una cerimonia strettamente privata” e ha chiesto “la massima osservanza di tale volontà a ulteriore riprova della vicinanza e dell’affetto che l’intera comunità ha già sentitamente dimostrato”.

Chiara Tramontano, 26 anni, sorella minore di Giulia che, in questi giorni, si è fatta portavoce della famiglia, devastata dal dolore, solo poche ore fa, via social, ha scritto un lungo post, davvero toccante, in cui è impossibile non avere gli occhi rigati di lacrime, immedesimandosi in quello che lei e i suoi cari stanno passando.

Chiara ha esordito così:  “Grazie a tutti dell’affetto che ci avete dimostrato in questi giorni atroci . I vostri pensieri ci hanno inondato di amore e vicinanza. Ora però è il momento dell’ultimo saluto intimo e straziante a Giulia e Thiago e vorremmo viverlo insieme ai parenti ed amici più stretti”. Chiara Tramontano ha poi sottolineato che “siamo certi che capirete perché in questi giorni avete dimostrato di saper vivere il nostro stesso dolore, operare il nostro stesso silenzio e commemorare Giulia con amore e rispetto“. Correlato al post, è stato pubblicato anche un collage di fotografie di famiglia, in cui la sorella Giulia c’è sempre , insieme a lei o con tutti i familiari e gli scatti vanno a ritroso nel tempo, sino a quando erano bambini. In sottofondo “Senza ‘e te”, una canzone di Pino Daniele. Poco fa, è accaduto un qualcosa che non è passato inosservato agli obiettivi dei riflettori. L’attenzione è ricaduta bara bianca, al centro del sagrato, contornata da rose bianche e candele accese.

Il bianco? Simbolo di purezza, come pura era Giulia nei suoi sentimenti, nella generosità d’animo che l’ha sempre contraddistinta, nel modo di relazionarsi agli altri. Rose bianche, quelle che dominano la parrocchia; bianche come il candore di un piccolo che mai verrà al mondo perché, a decidere il suo destino, ancor prima di emettere il suo primo urlo , il suo primo inno alla vita. Non ci sono parole. Il chiarore della luce delle candele, da sempre simbolo cristiano, riempie di commozione questi ultimi momenti strazianti. Su uno striscione, fuori dalla chiesa, ci sono le immagini di Giulia e del piccolo Thiago, il bimbo che portava in grembo, con le ali da angelo. Sopra, la scritta: “Chiudiamo gli occhi Thiago…Li aprirai in un posto migliore…promesso”. All’ingresso della parrocchia Santa Lucia è stato steso un lungo drappo bianco e rosa, con la scritta “L’amore non priva ma regala, protegge non uccide. Tutti uniti per Giulia e Thiago”. 

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