“THIAGO NON ERA MIO FIGLIO”. ALESSANDRO, LA BUGIA CHE FA INFURIARE

Bellissima, nei suoi scatti che la ritraggono con il pancione, quasi a voler proteggere il piccolo Thiago che portava in grembo,  solare, radiosa, Giulia era una ragazza molto riservata, legata alla sua famiglia d’origine che abitava a Sant’Antimo, in provincia di Napoli.

Da mercoledì 31 maggio,  Alessandro Impagnatiello, barman 30enne reo-confesso del femminicidio della sua compagna,  si trova nel carcere milanese di San Vittore e su di lui pendono accuse pesantissime: omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso.

Ricordiamo che è stato lui stesso, crollato il suo castello di bugie e avendo intuito perfettamente che ormai il cerchio degli inquirenti si era ristretto attorno al suo nome, a confessare di aver tolto la vita alla compagna con diversi fendenti, 37 coltellate per l’esattezza, perché stressato della doppia vita che faceva.

Da un anno e mezzo  portava avanti una doppia relazione con una collega, barista, 23enne, italo-inglese e la stessa aveva avuto, nelle ore precedenti il femminicidio, un incontro chiarificatore proprio con Giulia.

In tutti questi giorni, il suo castello di sabbia, fatto di menzogne, l’una dietro l’altra, si è sgretolato ma tra le tante  bugie di Impagnatiello ce n’è una che fa davvero infuriare, riguardante la non paternità del figlio che Giulia portava in grembo da sette mesi. Vediamo insieme tutti i dettagli  nella seconda pagina del nostro articolo.

Bugie su bugie, dette sia a Giulia Tramontano, sua ragazza ufficiale,  futura madre del figlioletto che portava in grembo e che avrebbe voluto chiamare Thiago; bugie all’amante, la collega di lavoro con cui aveva una relazione parallela. Mentiva, Alessandro Impagnatiello, e lo faceva con entrambe.  Quando il cerchio si è ristretto, sentendosi forse sotto pressione e intuendo che, prima o poi, si sarebbe arrivati a lui, ha confessato.

Agli inquirenti ha dichiarato di essere stressato per la doppia relazione che portava avanti, ma non solo per quel motivo: “Non solo per la gestione delle due ragazze, ma anche per il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza“. La bugia che su tutte è la peggiore e fa infuriare?: “Thiago non è mio figlio“. Queste le parole che la sua amante,  la collega barista, si è sentita dire. . La ragazza è stata la prima a sospettare che a Giulia fosse successo qualcosa di molto brutto.

Nel corso dell’interrogatorio, l’amante ha detto: “Nel mese di aprile 2023 ho scoperto che Alessandro frequentava anche un’altra ragazza di nome Giulia”, aggiungendo.: “Me ne sono accorta in quanto ho visto foto sul suo telefono che lo ritraevano con Giulia in vacanza a Ibiza, quando a me aveva detto che ci sarebbe andato da solo”.

Dato che nella foto Giulia era incinta, con il pancione in evidenza, l’amante ha chiesto spiegazioni e Impagnatiello le ha risposto:  “Giulia è bipolare, quel figlio non è mio. Sono andato in vacanza con lei perché aveva minacciato di togliersi la vita”, fino a inscenare un falso Dna, dicendo: “Mi ha detto che non era lui il padre, e che aveva anche un test del Dna che lo confermava”. Il test di paternità, naturalmente, era falso, in modo che il barman potesse continuare senza problemi  la relazione con la collega.  Il racconto della 23enne prosegue: “Alessandro mi aveva prestato il suo Ipad e da qui ho visto varie ricerche online per trovare attestati negativi del test del Dna, che poi ho trovato in un file excel con le generalità sue e di Giulia. Ho avuto la certezza che continuasse a mentirmi”. La ragazza aggiunge: “Il 24 o 25 maggio, mentre eravamo al lavoro, gli ho detto di sapere tutto e di aver trovato il file. Lui ha continuato a negare la paternità”. 

Senza ombra di dubbio, negare di essere il padre di Thiago e inscenare un test  del Dna è stata la bugia più grande di Impagnatiello ma  la sua amante è un fiume in piena nel raccontare le menzogne del barman. La barista dice:  “Ho scoperto da Giulia che la sera del mio compleanno, per poter dormire da me, lui le aveva detto che era a una grigliata in Emilia da un amico. A me, al contrario, inventò che al fratello si era rotto un tubo dell’acqua in casa”. Mentre Giulia si recava dai suoi genitori in Campania, Impagnatiello invitava l’amante in casa, cercando di far sparire ogni traccia della 29enne.  Difatti, il racconto della 23enne prosegue così:  “Mi disse che con Giulia si erano lasciati, tant’è che quando dormivo da lui non c’erano cose sue. Nascondeva le fotografie che li ritraevano insieme, come il quadro della vacanza a Ibiza”.

Riguardo alla gravidanza dell’amante è lei stessa a fornire tutti i dettagli nella deposizione: “Ci siamo conosciuti a giugno e poi abbiamo iniziato a frequentarci. Dalla nostra relazione io sono rimasta incinta verso il mese di dicembre e non volendo portare avanti la gravidanza, di comune accordo con Alessandro, ho fatto l’interruzione a febbraio di quest’anno”, chiosando: “Io agli inizi sapevo che aveva una ragazza, ma poi lui mi disse che si erano lasciati. Sono rimasta incinta proprio nel periodo in cui lui mi aveva detto che non era più fidanzato”.

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