“Purtroppo dobbiamo dirlo”. Thomas, la terribile notizia dall’ospedale sul ragazzo colpito dal colpo di pistola

Ci sono alcuni sospettati nell’ambito delle indagini sull’agguato di due giorni fa ad Alatri cui è stato vittima il 18enne Thomas Bricca. Il giovane è stato colpito da un colpo di pistola alla testa. Come scrive TgSky24 è stata individuata l’esatta traiettoria del colpo che ha ferito il ragazzo e ci sarebbero delle persone attenzionate dagli inquirenti.

Si tratterebbe di personaggi noti in paese, in quanto appartenenti alla malavita locale. Gli investigatori non escludono anche lo scambio di persona. Thomas Bricca è stato raggiunto da un colpo di pistola sparato ad altezza uomo mentre si trovava all’esterno di un bar pizzeria nel centro storico di Alatri, un paese in provincia di Frosinone.

Thomas Bricca, morto il 18enne colpito da un proiettile ad Alatri

Thomas Bricca, clinicamente morto il 18enne colpito da un proiettile ad Alatri

Soccorso dai sanitari del 118, il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma, dove purtroppo è clinicamente morto mercoledì 1 febbraio. La conferma è arrivata con una nota del nosocomio romano, dove Thomas Bricca è stato trasferito in gravissime condizioni dopo essere stato colpito alla testa da un proiettile sparato da una persona che si trovava su uno scooter.

Dopo il coma e le speranze del bollettino di martedì dell’ospedale San Camillo, che parlava di “risposta elettrica accennata agli stimoli”, è sopraggiunta “l’assenza di attività cerebrale“. Thomas Bricca era “ricoverato dalla giornata di ieri in gravissime condizioni per una lesione cerebrale imponente da colpo d’arma da fuoco”, si legge sul comunicato.

Thomas Bricca era in “condizioni stabili con presenza di minima attività elettroencefalografica residua, nella mattina di oggi – si legge ancora nella nota – ripetendo il controllo elettroencefalografico, ha presentato le caratteristiche del coma irreversibile con elettroencefalogramma piatto per assenza di attività elettrica cerebrale. Trattandosi di paziente clinicamente morto, – conclude – si è riunita una commissione medica aziendale per la certificazione della morte, come prescritto da legge”.

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