INFERMIERE AIUTA UNA 38ENNE A PARTORIRE IN AUTO

Nonostante i corsi preparto, nonostante i milioni di video che le future mamme vedono sul web con la speranza di poter raccogliere il maggior numero di informazioni riguardanti i comportamenti da adottare in caso di parto imminente, a volte non tutto va come previsto.

Insomma, i tempi, non sono sempre programmabili anche perché ogni corpo è a sé. Ci sono future mamme che fanno su e giù dalle scale di continuo con la speranza che il piccoletto in pancia si decida ad uscire, chi ha tutto il tempo di docciarsi, acconciarsi e truccarsi prima di recarsi in ospedale a partorire e chi, tutto questo tempo non ce l’ha.

Ci sono donne che avvertono le prima contrazioni e se la prendono comodamente, ritenendo che non ci sia tutta questa fretta di recarsi in Ginecologia, ma sbagliano.

E la storia che sto per raccontarvi, per fortuna conclusasi nel migliore dei modi, serve a farci capire come l’appuntamento al buio con l’amore più grande della vita, ossia con un figlio, non è programmabile, se non si tratta di cesareo, naturalmente.

La commovente storia di cui vi parlerò ha per protagonista una mamma che, accortasi di essere in dirittura d’arrivo, quindi prossima a partorire, ha deciso di mettersi in viaggio con suo marito, verso la Macedonio Melloni.

Nessuno poteva immaginarsi che le contrazioni, iniziate poco prima, si sarebbero intensificate e ravvicinate durante il tragitto. Il compagno, vedendo la moglie ormai prossima a partorire, ha parcheggiato l’auto e si è visto costretto a chiedere aiuto. Alle 8: 37 i coniugi, non sapendo come comportarsi, hanno contattato il 112. L’operatore ha consigliato all’uomo alla guida della vettura di fermarsi in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Dall’altro capo del telefono, il futuro papà ha seguito alla lettera i consigli impartiti, fermandosi in via Cardinale Mezzofanti. A quel punto, la situazione è passata nelle mani di un infermiere della sala operativa di Areu che,  via cellulare, ha  guidato la coppia, tranquillizzandola e fornendo tutti i consigli del caso.

In questi casi è essenziale essere rasserenati per non peggiorare il tutto. Grazie alla costante presenza dell’infermiere, Jeanine che stava scalpitando per venire al mondo, è così nata in auto, poco prima dell’arrivo dell’ambulanza. Davvero un miracolo della vita, quello avvenuto a Milano. La mamma e la piccolina sono state trasportate alla Melloni, clinica in cui la bimba sarebbe dovuta nascere, per tutti i controlli del caso.

Le due stanno benissimo e già questo basta a riempirci il cuore di gioia, specie in questi periodi pieni di brutte notizie. In tutto questo, però, non possiamo tralasciare colui che ha reso possibile un meraviglioso parto improvvisato nell’auto. Mi riferisco, ovviamente, all’infermiere dell’Areu che non ha mollato la coppia neppure per un secondo, guidandola passo dopo passo, sino alle ultime spinte e al pianto di benvenuto al mondo della piccoletta di casa.

L’infermiere pare che sia stato ricompensato abbondantemente dal neo papà, un ricco imprenditore. L’uomo gli ha offerto 100 mila euro per ringraziarlo, dicendogli: “non dire nulla, accetta e basta”. Un lieto fine a tutti gli effetti, quello del parto avvenuto nella città meneghina, tra il traffico di un inizio giornata come tante.

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