VENDE LA CULLA DEL FIGLIOLETTO VOLATO IN CIELO: UNA SETTIMANA DOPO L’ACQUIRENTE TORNA E…

Ci sono storie molto forti, toccanti, che colpiscono dritto ai nostri cuori. Sono tanti, purtroppo, i genitori rimasti orfani dei loro bambini. Un dolore immane, che nessuna parola riuscirebbe a descrivere.

La perdita di un figlio è contro natura e una madre ed un padre che, di colpo, si vedono strappare dalla dimensione terrena il loro sogno materializzatosi, quello di avere un bebè, frutto del loro amore, da stringere e cullare, sopravvivono.

Vivono sulla terra uno stillicidio, in attesa di ricongiungersi al loro adorato angelo. Da quando una donna scopre di essere incinta, la gioia è incontenibile, in quanto nel suo grembo accoglie una nuova creatura che, per tutto il periodo della gestazione, dipenderà da lei.

Un’attesa ammortizzata in ogni modo, con l’acquisto delle prime tutine, dei primi giocattolini, con la stanza dipinta di colori tenui. Tutto viene curato nei minimi particolari.

E quando quell’attesa diventa realtà, si impazzisce letteralmente per quello scricciolino messo al mondo, osservandolo di continuo tra mille paure che possa accadergli qualcosa. La storia che sto per raccontarvi ha per protagonista una giovane mamma orfana.

Lei si chiama Valerie Watts e le è toccato un destino crudele. La donna ha scoperto, a fine gravidanza, pochi giorni prima della data presunta parto, che non c’era più battito, ovvero che il suo piccolino era deceduto in pancia. Il peggior dramma per un genitore era divenuto realtà, in quanto il bimbo che, più di ogni cosa al mondo, aveva desiderato, si è spento ancora prima di venire al mondo.

Non avrebbe mai indossato ciò che lei gli aveva comprato nella boutique del suo paese; un completino dai colori tenui, unisex, quando ancora non sapeva il sesso del nascituro. Non lo avrebbe mai potuto stringere a sé, cullarlo, allattarlo, farlo giocare con il sonaglino che gli aveva comprato. Valerie Watts non ha mai sentito il primo urlo alla vita del suo adorato piccolo, non ha mai potuto sentire il dolcissimo profumo di un neonato… del suo neonato. Immaginiamo il dolore abnorme di questa mamma orfana che si è ritrovata da sola, in casa nella stanzetta che aveva adibito ad accogliere il suo bambino, divenuto un angelo ancora prima di venire al mondo. Così, travolta dal dolore, ha deciso di disfarsi di tutto ciò con cui aveva riempito la sua cameretta, per evitare che quello diventasse il luogo della sua sofferenza.

La giovane donna ha deciso di vendere tutto ciò che aveva comprato per il lieto evento: tutine, giochi, persino la culla, sentendosi come se venisse pugnalata da una lama, ogni volta che degli acquirenti erano intenzionati a comprare qualcosa da lei. Un anziano restauratore di mobili, Gerald, che questo lavoro lo fa per passione, si è recato nel garage in cui Valerie aveva depositato tutto ciò che doveva vendere, rimanendo colpito dalla culla. Non conoscendo il dramma da lei vissuto, pensando semplicemente che si trattasse di una culla da voler dare via in quanto il piccolo era cresciuto, nel vedere la titubanza della donna al momento della vendita, per tutto il viaggio di ritorno, in auto, è stato attanagliato da mille dubbi, risolti grazie a sua moglie, che conosceva la drammatica storia di Valerie.

Gerard, un uomo dal cuore buono e sensibile, ha iniziato ad essere assalito dai sensi di colpa per aver acquistato quella culletta e la sua mente è stata travolta da pensieri contrastanti: da un lato, non voleva veder più soffrire la donna rimasta orfana del suo bambino, dall’altra non voleva strappargli un qualcosa che era stato acquistato appositamente per il nascituro. A quel punto ha avuto un’idea originale che è stata un ottimo compromesso.

Il restauratore, grazie alla sua abilità, ha trasformato la culla in una sedia, in modo che potesse tenerla in casa nel ricordo del figlioletto. Dopo una settimana, ultimato il lavoro, si è presentato a casa di Valery, donandole quanto aveva realizzato. Un gesto straordinario, che la donna ha apprezzato tantissimo, decidendolo di ringraziare apertamente con un toccante post sui social, divenuto in poche ore virale. Queste le sue parole: “È incredibile, ci sono davvero persone buone, questa ne è la prova!”.

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