Bimba di 15 mesi trovata morta tra i rifiuti. Poi la scoperta choc della polizia sulla mamma

Soffoca la figlia e poi la getta nella spazzatura. È gravissima l’accusa rivolta a Megan Boswell, oggi a processo, e ritenuta responsabile della morte della figlia. Evelyn Boswell, 15 mesi, era scomparsa nel dicembre 2019 e la mamma ne aveva denunciato lo smarrimento alla polizia due mesi dopo. Poco dopo il corpo della bimba, in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato in un bidone della spazzatura nel cortile di casa da uno degli investigatori che si stava occupando del caso.

Sono diciannove le accuse rivolte a Megan Boswell, tra cui omicidio volontario, abuso aggravato di minore, ma anche negligenza, manomissione di prove, abuso di cadavere e false notizie. La donna si era recata alla polizia e aveva denunciato la scomparsa, omettendo però il fatto che la figlia mancasse già da due mesi. Quando uno degli investigatori ha notato i piedini della piccola che spuntavano da un bidone della spazzatura tutto è cambiato.

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Il ritrovamento del corpo della piccola e la ricostruzione

Immediatamente i sospetti si sono concentrati sulla mamma. Dopo il ritrovamento del corpo della piccola Evelyn le analisi effettuate dagli esperti hanno permesso di ricostruire quello che è successo. L’ipotesi è che Megan abbia ucciso la figlia, soffocandola con una coperta sulla quale sono state trovate le sue impronte.

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La donna ha mentito diverse volte sui fatti, dando ogni volta delle versioni differenti. La piccola era figlia di Ethan Perry. In un primo momento la madre disse che la piccola si trovava con il padre. Poi ha raccontato che Evelyn stava con la nonna. Infine ha detto che la bambina era stata affidata ad un’altra persona, di cui non aveva fatto il nome, con la quale avrebbe avuto una vita migliore.

Più tardi la donna ha ammesso che la bambina era morta, ma non ha spiegato dove fosse il corpo. Tuttora Megan Boswell rifiuta ogni responsabilità sulla morte della piccola. Sono due le ipotesi avanzate dall’accusa: che la piccola sia stata uccisa o per negligenza oppure al termine di un abuso. Ancora non si conoscono le ragioni che possano aver spinto questa giovane madre a uccidere la figlia. Ora Megan rischia il carcere a vita.

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