LADRI LO PICCHIANO E GLI RUBANO IN CASA: ANZIANO REAGISCE E SPARA

furti in casa continuano a rientrare tra i reati più diffusi in Italia, specie durante il periodo estivo o di festività, quando vi è più possibilità che la gente parta per ricongiungersi ai suoi familiari.

Si tratta di un fenomeno in crescita; pertanto allarmante. La Cna, sulla base dei dati provvisori dell’Istat, ha segnalato che le denunce di furti in abitazione nel 2021 hanno superato quota 182mila.

In parole povere, sono quasi 500 al giorno, più di venti all’ora, uno ogni tre minuti circa. Capiamo bene quanto il problema sia forte e la necessità di correre ai ripari sempre più doverosa.

Si cerca di arrangiarsi come si può, in base al proprio badget. C’è chi utilizza l’inferriata, chi la porta blindata, sino ai più sofisticati sistemi di video-sorveglianza che hanno costi decisamente più elevati.

In tempi di crisi, anche attrezzarsi per scongiurare un possibile tentativo di furto, diventa problematico, andando a gravare sulle finanze, tanto che, alcuni, preferiscono farsi giustizia da sé.

La storia che sto per raccontarvi, ne sono certa, farà sorridere qualcuno, ma è realmente accaduta. Non si tratta di una fake news, altrimenti non sarei qui a raccontarvela. Un anziano tabaccaio di Santopadre, in provincia di Frosinone, ha sparato e ucciso nella sua abitazione, un 34enne romeno dopo averlo sorpreso, assieme a 3 complici, a svaligiare la lussuosa villa di sua proprietà.

Ma ricostruiamo quanto accaduto. Quando l’anziano è rientrato a casa dopo la sua giornata lavorativa, ad attenderlo c’erano i 4 presunti ladri che se la sarebbero date a gambe attraverso il giardino della lussuosa villetta. Il 34enne, per intimidire il proprietario, evitando, dunque, che il tabaccaio lo inseguisse per riprendersi la refurtiva, gli avrebbe puntato una pistola finta, senza tappo rosso.

Ovviamente nessuno dei 4 si sarebbe potuto aspettare che l’anziano avesse tra le sue mani un fucile vero, regolarmente detenuto, dal quale ha fatto partire due colpi, di cui uno sparato in aria ed un altro, esploso da una distanza di circa 10 metri, che ha colpito in pieno la vittima, sotto al braccio disteso che impugnava l’arma, freddandola in pochi attimi sul vialetto della villetta.

Tutto questo, senza che nessuno degli altri 3 complici, si fermasse a prestargli soccorso. “Non contestiamo l’omicidio, ma l’eccesso colposo di legittima difesa”. Questo quanto dichiarato dal procuratore capo di Cassino Luciano D’Emmanuele. Ora l’uomo, pur essendosi difeso, è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Pare che avesse, di recente, subito un grosso furto all’interno della tabaccheria di cui è titolare e che fosse già da diverso tempo nel mirino dei malviventi, che avevano messo a segno diversi furti.  Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia, l’Ares 118 ma per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare.

Nel corso delle indagini, si è potuto dare un nome e un’identità alla vittima. Si tratterebbe di un senza fissa dimora, identificato dai carabinieri del comando grazie alle impronte digitali presenti nella banca dati internazionale. Ovviamente quanto accaduto ha destato non poche polemiche. Come spesso avviene in questi casi, c’è chi dice che il tabaccaio abbia fatto bene a reagire per difendersi, e chi, ritiene che il suo sia stato un atto eccessivo, che ha comportato la morte del ladro. E voi, cosa ne pensate?

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