Crisi Ucraina, l’annuncio della TV russa: “L’Italia odia Draghi, è lui che disprezza Putin”

VLADIMIR SOLOVYOV, GIORNALISTA RUSSO VICINO A PUTIN, SPIEGA CHI SONO LE VERE MINACCE PER LA RUSSIA: LE SUE PAROLE RIPORTATE DALLA BBC

La Russia non molla la presa sull’Ucraina e l’esercito di Putin continua a bombardare le città del Paese governato da Wolodymyr Zelensky: l’escalation del Cremlino ha attirato, inevitabilmente, l’attenzione del resto del mondo e la NATO si è mossa rapidamente con pesanti sanzioni nei confronti dell’economia russa, con l’obiettivo di indebolirla e convincerla a desistere dalle operazioni militari. L’immagine di Putin, dei media locali e in generale della nazione si è senz’altro rovinata in seguito all’invasione dell’Ucraina, tuttavia “l’odio diffuso” per la Russia non è un sentimento comune. A farlo presente è stata la stessa tv locale che ha identificato un preciso responsabile per quanto riguarda l’Italia.

IL “PRETESTO” DI SOLOVYOV

Vladimir Solovyov, noto giornalista russo considerato da più fonti molto vicino a Vladimir Putin, si è scagliato contro Mario Draghi: Solovyov, come fatto presente su Twitter dal reporter della BBC Francis Scarr, ha protestato vibratamente contro la presunta esclusione della Russia dal Premio Dante, riconoscimento letterario italiano. “L’Italia – ha dichiarato Solovyov – che sembrava così vicina alla Russia, ha escluso dal Premio Dante alcuni eccezionali intellettuali. Perché? Perché erano russi. E gli italiani, dotati di una coscienza si sono profondamente vergognati di quello che è successo“…

SOLOVYOV CONTRO DRAGHI

Gli italiani – ha proseguito Solovyov – mi scrivono per dirmi di far sapere a Putin che non è il popolo italiano, è il Governo che disprezza la Russia“. Secondo il “portavoce” di Putin, dunque, sono i Governi a disprezzare il leader della Russia e non i cittadini. Il pretesto di Solovyov però sembrerebbe non aver alcun fondamento perché il Comitato di Lettura di Mosca è stato prima escluso dal premio Strega e poi reintegrato dopo il dietrofront del Ministero degli Esteri.

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