“Addio, comandante”. Lutto nella musica italiana, fan sotto choc: “Ti sei dovuto arrendere alla malattia”

Lutto nel mondo della musica italiana. È morto ad appena 51 anni, Alessandro Carletti. L’uomo era il bassista storico dei Dna, una delle cover band dei Pink Floyd in Italia. Una vera leggenda per gli amanti di quel genere di musica. L’uomo è morto nel giorno di Pasqua all’hospice di Loreto, consumato dalla malattia che non gli ha lasciato scampo. E seppur a sua famiglia e i suoi amici fossero preparati alla sorte del musicista, la notizia della morte di Alessandro è stato uno choc per i tutti.

Oltre al bassista e alla passione per la musica, Alessandro Carletti era anche un programmatore alla TeamSystem di Pesaro. Non era sposato, non aveva figli, anche per questo l’amicizia per lui aveva un valore doppio, così come il legame con la sua adorata mamma, dal momento che aveva perso il papà quando era ancora un bambino. Come tutti quelli che lo conoscevano sanno, la musica e i Pink Floyd erano le sue ragioni di vita. Immancabile quindi ricordarlo con le parole “Wish you were here” (Vorrei che fossi qui), scritta da Roger Waters per ricordare la morte di Syd Barrett, storico fondatore della band.

Alessandro Carletti morto bassista dna

Alessandro Carletti, morto a 51 anni lo storico bassista dei Dna

È tutto qui il dolore di Paolo Fiorini, Gianni Zitti, David Mancinelli, Marco Mannini, Daniela Canova, Nunzia Senigagliesi e Robertino Riminucci, ovvero i componenti del gruppo con cui ha dato vita a elettrizzanti e indimenticabili show. In passato Alessandro Carletti aveva fatto parte anche di altre tribute band, come i Live Killer (tributo ai Queen) e i PetePhil (tributo a Peter Gabriel e Phil Collins).

Ma proprio i Dna hanno voluto ricordare Alessandro Carletti scrivendo: “Quando un amico ci lascia, restano le immagini, i suoni, le parole, i gesti di quello che con lui abbiamo condiviso. In parte, in minima parte, alleviano il dolore che ci paralizza, ci mozza il respiro”.

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E ancora su Alessandro Carletti: “Un musicista, ma anche un comandante capace di organizzare operazioni molto più grandi di noi con sicurezza e tenacia che hanno regalato a noi tutti ricordi indelebili. Ci uniamo al cordoglio della famiglia e di tutti i suoi amici. Alessandro era uno di noi, è uno di noi, sarà sempre uno di noi. Ciao Ale”.

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