Mostrò al mondo il suo corpo (di 20 chili) e spaventò tutti spiegando che gli effetti devastanti dell’anoressia la stavano uccidendo, vi ricordate di Rachel? Oggi è cambiata e lei è diventata così..

Sicuramente vi ricordate di Rachel Farrokh, l’attrice anoressica che, tempo fa, aveva postato un video su Facebook per chiedere aiuto agli utenti del web: “Sto morendo, aiutatemi”, diceva la donna nel video. Da quando Rachel, californiana 37enne, ha postato il video, la sua vita è cambiata completamente, tutto grazie agli utenti del web che hanno messo insieme la somma necessaria per farla tornare a condurre una vita normale. Con l’aiuto di tutti, è riuscita a mettere insieme 200.000 dollari che le hanno permesso di essere ricoverata in un clinica portoghese specializzata in disturbi alimentari. Risultato: ora Rachel, a 6 mesi dal video che aveva scioccato il mondo e aveva messo tutti di fronte al male oscuro che è l’anoressia, sta bene. O comunque sta molto meglio: ha preso peso e il suo corpo risponde di nuovo ai suoi comandi. E ora vuole aiutare le persone che, come lei, hanno problemi alimentari. Fondamentale, nel suo percorso, la presenza del marito che, per stare accanto a lei, ha lasciato il suo lavoro da personal trainer.  (Continua a leggere dopo la foto)

Il dottore che ha seguito Rachel ha postato qualche giorno fa su Facebook uno stato nel quale spiega che Rachel ha ricominciato a camminare 15 minuti al giorno per ricostruire i suoi muscoli che erano completamente stati “mangiati” dalla malattia. “Ha ancora molto da fare – ha specificato il medico – perché guarire dall’anoressia significa molto di più di ingrassare”. Ma Rachel ce la farà: “In questo posto ho scoperto l’importanza di sentirsi al sicuro e so che in questo posto riuscirò a tornare quella che ero”, ha raccontato. Quanto ci piacciono le storie a lieto fine! Le foto qua sotto sono quelle di quanto Rachel era all’apice della malattia. (continua dopo le foto) 

{loadposition intext}

Ecco le foto di un miracolo reso possibile dalla solidarietà. E allora, è o non è una storia a lieto fine?

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.