Omicidio Ciatti, il padre di Niccolò non si dà pace: “Se avessi potuto avrei preso il suo posto”

A più di 4 anni dall’omicidio di Niccolò Ciatti, il suo presunto assassino sarà consegnato all’Italia. Ieri è stata diffusa la notizia da parte della Farnesina e in queste ore suo padre ha rilasciato importanti dichiarazioni in merito alla vicenda. Luigi Ciatti ha sfogato la sua rabbia, chiedendo che vengano consegnati anche i complici.

Omicidio Ciatti, il presunto assassino sarà consegnato all’Italia: parla il padre di Niccolò

Rassoul Bissoultanov è stato arrestato in Germania e sarà consegnato alle autorità italiane.

È questa la notizia diffusa nella giornata di ieri in merito all’omicidio di Niccolò Ciattiucciso nel 2017 mentre si trovava in una discoteca di Lloret de Mar. In totale sono 3 gli aggressori individuati come presunti responsabili della sua morte. Si tratta di 3 giovani ceceni. Solamente uno di loro però ha ricevuto l’accusa di omicidio volontario aggravato. Bissoultanov stava scontando la sua pena in Spagna, ma la polizia tedesca lo ha arrestato mentre si trovava in visita in Germania, comunicando l’intenzione di consegnarlo all’Italia.

In queste ore, Luigi, il padre di Niccolò, ha parlato ai microfoni di NewsMediaset, condividendo i suoi pensieri sulle novità riguardanti il caso. Non vedo l’ora di vederlo in faccia. Di vedere in faccia questo ragazzo che ha avuto coraggio a sangue freddo di dare un calcio a Niccolò seduto a terra, fermo, inerme, per uccidere” ha dichiarato. Il riferimento al modo in cui si presume suo figlio sia morto è chiaro. “Ho voglia di vederlo in faccia e di gridargli il mio odio ha ammesso con rabbia.

Omicidio Ciatti, il padre di Niccolò chiede giustizia per il figlio assassinato

Pur dicendosi soddisfatto del fatto che la Germania abbia accolto la richiesta di estradizione dell’Italia, Luigi Ciatti vuole sia fatto di più.

La giustizia di quel Paese si è dimostrata pessima– ha affermato riferendosi alla Spagna- hanno permesso a un assassino di uscire dal carcere per decorrenza dei termini. Il prossimo 26 novembre inizierà il processo proprio nel Paese in cui Niccolò è deceduto. “A tutt’oggi è confermato il processo– spiega il padre della vittima- quello che è successo, l’estradizione concessa potrebbero cambiare le cose“.

Vorrei una condanna esemplare, vorrei venissero condannati tutti e due all’ergastolo.

Se ci fosse la possibilità anche il terzo” dichiara sicuro Luigi. “Non è una rissa, ma è una vera e propria aggressione, un vero e proprio pestaggio che si poteva fermare, invece sono arrivati a uccidere sottolinea.

Luigi Ciatti sulla morte del figlio Niccolò: “Sapevi che l’avresti potuto uccidere”

Ciatti ha ammesso di non riuscire a togliersi dalla mente quanto accaduto al figlio Niccolò. Davanti ai miei occhi scorrono quelle immagini in continuazione: un ragazzo fermo, inerme, lo avresti potuto colpire dove volevi. Lo hai colpito nell’unico punto dove sapevi che l’avresti potuto uccidere ha osservato drammaticamente.

“Se avessi potuto avrei preso il suo posto– conclude- sarebbe stato giusto così”.

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