Italia, muore in diretta durante la dad a soli 18 anni

Tragedia a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, dove un ragazzo di 18 anni, Matteo Cecconi, ha avuto un malore mentre stava facendo dad ed è morto poco dopo. È successo nella mattinata di ieri, lunedì 26 aprile. A scoprire il corpo senza vita dello studente, che è anche rappresentate d’istituto dell’Itis Fermi di Bassano, è stato trovato il padre.

L’uomo, rientrato dal lavoro nella casa di famiglia in Del Brolo, l’ha visto riverso a terra nella sua camera e ha dato immediatamente l’allarme, ma i tentativi di salvare la vita al ragazzo da parte del Suem, sono stati purtroppo vani: ne è stato dichiarato il decesso verso le 12.30 al pronto soccorso dell’ospedale San Bassiano. Sul tragico episodio ha aperto un’inchiesta la procura di Vicenza, con il pubblico ministero Gianni Pipeschi che disporrà con ogni probabilità l’autopsia, per fare chiarezza sulle cause di quanto successo.

Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, Matteo, che ha compiuto 18 anni lo scorso 8 marzo, lunedì mattina tra una pausa e l’altra è andato in cucina per fare uno spuntino. Ma alla ripresa delle lezioni, che stava seguendo in dad, non si è ripresentato. Nessuno avrebbe però potuto immaginare quanto stava succedendo nella sua stanzetta. È stato il papà, rientrando da lavoro, a trovarlo privo di sensi e a lanciare l’allarme.

Come riporta Il Corriere della Sera, lo studente era in perfetta salute, per ragioni sportive si era anche sottoposto recentemente ad una visita medica con tanto di elettrocardiogramma che non avrebbe rilevato alcuna anomalia dal punto di vista cardiaco. Il che rende ancora più misteriosa la vicenda.

Al momento gli inquirenti non escludono nessuna pista. Per questo hanno posto sotto sequestro alcuni farmaci, diverse pastiglie e un quantitativo di nitrito di sodio rinvenuto nell’abitazione della vittima. La sostanza, un reagente utilizzato nella produzione industriale, se concentrato può risultare tossico e persino letale per l’uomo.

Non è chiaro per quale ragione Matteo lo conservasse a casa, ma sono bastate le prime indagini sul computer del giovane per scoprire che, solo qualche giorno fa, aveva acquistato questa sostanza su un sito internet, pagandola all’incirca una ventina di euro. Se l’abbia ingerito per sbaglio o di proposito non è ancora dato saperlo, pertanto continuano le indagini della Procura di Vicenza per scoprire la verità.

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