La figlia di John Wayne: mio padre era un uomo forte, per questo la sinistra vuole cancellarlo

John Wayne è una delle icone di Hollywood a cui la cancel culture guarda con più ostilità. Un odio che si estende a tutto il cinema western, considerato veicolo di razzismo e suprematismo bianco. Sul tema la Verità ha intervistato Aissa Wayne, la figlia di «The Duke».

La figlia di John Wayne ha da subito appoggiato Trump

“Impegnata nella salvaguardia della memoria paterna- così la presenta Stefano Graziosi, l’autore dell’intervista – non ha mai nascosto le sue idee politiche, schierandosi con Trump fin dall’inizio, quando era ancora un semplice candidato alla nomination repubblicana. Era il gennaio 2016 (pochi giorni prima del caucus dell’Iowa), quando Aissa – in occasione di una visita dello stesso Trump al John Wayne Birthplace Museum – gli diede il proprio endorsement“.

Aissa Wayne: mio padre era un uomo forte e indipendente

Aissa Wayne spiega così le critiche degli attivisti progressisti: “L’immagine di mio padre è quella di un uomo forte e indipendente. Una persona che è affidabile per i suoi amici, per la sua famiglia e la sua comunità. Questo è il motivo per cui mio padre è stato così amato per 50 anni come attore e come uomo, perché potevi contare su di lui quando avevi bisogno del suo aiuto. Ha usato la ragione ed è stato imparziale in tempi di conflitto. Mio padre era anche di mentalità liberale. Molte persone non capiscono questo di lui. Alcuni dell’estrema sinistra (che non hanno una mentalità liberale), non vogliono ciò che è equo o indipendente: vogliono solo la loro visione o la distruzione totale. Se fossero di mentalità liberale (e molti di loro potrebbero esserlo) e se si fossero presi il tempo per capire John Wayne e ciò che rappresenta, sarebbero potuti arrivare ad amarlo e apprezzarlo come hanno fatto tante generazioni di spettatori”. Secondo Aissa i film di suo padre possono ancora trasmettere valori importanti, come quello di “trattare e rispettare ogni persona come individuo e con correttezza”.

E sulle elezioni Usa: “Ci sono stati balzi improvvisi di voti nella notte”

Nell’intervista c’è spazio anche per una battuta sul nuovo presidente Usa: «Pareva che Trump dovesse vincere – dice Aissa Wayne – Non sembrava che ci fosse entusiasmo per Biden. Non so che cosa sia successo. Forse più persone odiavano Donald Trump e Biden è stato eletto in quel modo. Mi pongo delle domande sul voto postale e sui balzi improvvisi di voti, registratisi nel cuore della notte. Ciò mette in luce che dobbiamo lavorare per rendere le nostre elezioni più sicure. Ogni persona ha diritto al conteggio equo del proprio voto”.

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