Migranti, 422 sbarchi ad Augusta. FdI: “Il governo Draghi adotterà la linea di Salvini o di Boldrini?”


Nella notte 422 ad Augusta, in provincia di Siracusa; nella mattinata 32 a Bolavino, in provincia di Reggio Calabria. Non danno tregua gli sbarchi di migranti sulle coste italiane, mentre i sindaci delle città più coinvolte chiedono al governo che verrà chiarezza e di non essere lasciati soli. Il tema degli sbarchi dei migranti genera grande incertezza, perché come ha sottolineato FdI ci si domanda se “nel governo Draghi prevarrà la linea Boldrini o la linea Salvini“. Una cosa è certa, il partito – ha assicurato Giorgia Meloni – continuerà a considerarla una priorità e a portare in Parlamento le proprie proposte. Prima fra tutte il blocco navale.

Gli sbarchi di Augusta e i casi di Covid tra i migranti

Tra i migranti sbarcati ad Augusta dalla nave Ocean Viking, fra i quali anche diversi bambini e minori non accompagnati, ci sono almeno 8 positivi al Covid. “Hanno iniziato a fare i tamponi per verificare lo stato di salute a bordo”, ha detto all’Adnkronos il sindaco Giuseppe Di Mare, mentre la Ong Sos Meditarranee ha fatto sapere che, benché sulla Ocean Viking si applichino “rigorosi protocolli di contenimento del contagio”, va tenuto conto del fatto che la nave è lunga 69 metri. Insomma, pare di capire che c’è da aspettarsi che i positivi al Covid risultino essere molti di più di quelli individuati al momento.

L’appello dei sindaci al governo che verrà

Una volta eseguiti i tamponi i migranti saranno identificati e adulti e minori accompagnati trasferiti sulla nave quarantena Rhapsody. I minori non accompagnati, invece, andranno in strutture apposite in provincia di Agrigento e Ragusa. Il sindaco di Augusta ha assicurato che “non ci sono criticità”, ma ha anche anticipato che “chiederemo un incontro al nuovo governo perché non ci si può voltare dall’altro lato di fronte a quello che accade nel Mediterraneo”. “Per noi il rispetto della vita umana è la prima cosa, siamo un paese accogliente, però è chiaro che l’Europa non può abdicare al suo ruolo”, ha aggiunto Di Mare. Ieri un appello alla chiarezza rivolto al governo era stato lanciato dal primo cittadino di Lampedusa, Totò Martello. Il timore è che i porti più esposti della Sicilia (e non solo) possano essere lasciati in balia di nuove ondate migratorie, rese ancora più ingestibili dalla pandemia.

FdI: “Prevarrà la linea Boldrini o la linea Salvini?”

Si tratta di un timore sul quale pesa la strana natura del governo che si va delineando e nel quale trovare una sintesi tra la posizione del Pd e quella della Lega appare impresa quanto mai impervia. Proprio l’imponente sbarco di Augusta “pone un primo tema al futuro governo”, ha sottolineato il deputato di FdI, Andrea Delmastro. “Cosa faremo? Accoglieremo indiscriminatamente o presidieremo i confini? Prevarrà la linea Salvini o quella di Boldrini? Domande semplici – ha ricordato l’esponente di FdI – a cui il futuro governo, per la sua natura, non potrà dare alcuna risposta, a prescindere dalle indiscusse capacità e dalle migliori intenzioni di Draghi”. Dunque, ha sottolineato Delmastro, “siamo al giorno zero del governo e all’orizzonte appare già un primo eclatante motivo che testimonia le ragioni di Giorgia Meloni”.

Meloni: “La difesa dei confini resta una priorità”

E sul tema è intervenuta anche la stessa leader di FdI, ricordando che per il partito “la difesa dei confini e la lotta all’immigrazione incontrollata di massa rimarranno priorità”. In Parlamento – ha proseguito – continueremo a sostenere le nostre proposte: blocco navale al largo delle coste libiche per fermare le partenze; centri sorvegliati per chi entra illegalmente; rimpatri immediati per chi non ha diritto alla protezione internazionale; stop alle Ong taxi del mare”. “È in gioco – ha chiarito Meloni – anche la nostra credibilità in Europa, che da tempo chiede all’Italia di difendere i confini esterni e di non essere più la principale porta di accesso alla UE dell’immigrazione clandestina”.

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