Finalmente una buona notizia: Lucia Azzolina se ne torna a casa, la scuola festeggia


La politica italiana riserva sempre degli scenari incerti o colpi di scena inaspettati. Le crisi di governo si trasformano in serie televisive dense di patos e intrecci romanzeschi. L’ultima, appena consumatasi, è stata particolarmente all’altezza delle aspettative. Poche volte trasformismo, tradimento ed altri attributi poco istituzionali hanno caratterizzato, tutti assieme, una stagione di crisi. Ora la palla è nelle mani di Mario Draghi, a cui spetta la formazione di un governo tecnico, ma il dibattito politico in corso lascia intendere che nulla sarà scontato.

L’unica certezza in nostro possesso è il naufragio del Conte Ter. Una buona notizia. Si conclude, almeno per ora, l’esperienza politica di Giuseppe Conte, ma soprattutto della sua discutibile squadra di governo. Ricorderemo, forse, con simpatia le gaffe di Casalino, Bonafede e Di Maio, ricorderemo la loro impreparazione ed inadeguatezza alla guida della Nazione.

Nella ex pattuglia grillina al governo c’è, tuttavia, una personalità in particolare che si è distinta in negativo. Lucia Azzolina, la ministra dell’istruzione della (mala)gestione Covid.

Le dimissioni di Fioramonti e l’ingresso di Azzolina

Lucia Azzolina diventa Sottosegretario per il Ministero dell’Istruzione il 16 settembre 2019.  Il 10 gennaio dello scorso anno subentra alla guida del dicastero al posto di Lorenzo Fioramonti, che lascia l’incarico e il Movimento 5 Stelle in polemica con Conte. Il governo Conte due esiste da appena 4 mesi e l’Italia è ancora ignara di quello che le accadrà a marzo.  Ma Azzolina finisce subito sotto la lente d’ingrandimento della stampa, accusata di aver copiato alcuni paragrafi della sua laurea per l’abilitazione all’insegnamento.

La pessima gestione delle scuole durante la pandemia

Il caos che imperversa tra le scuole e gli studenti è la più grande macchia del governo Conte due, ed a poco più di un anno dall’insediamento del Ministro Azzolina, possediamo già abbastanza elementi per ritenerla un fallimento politico.

E’ da quasi un anno che gli studenti italiani non entrano nelle loro classi. E’ da quasi un anno che la politica non è in grado di trovare soluzioni certe per arginare il virus e restituire gli studenti ad una condizione di normalità. Tanto si sarebbe potuto fare, tanto si sarebbe potuto prevedere, soprattutto se è in gioco la formazione della classe dirigente del domani. Ma gli studenti sono stati abbandonati, lasciati ad un destino incerto fatto di misure palliative, rinvii e didattica a distanza.

Azzolina si è resa protagonista dello sperpero di fondi pubblici per l’acquisto dei banchi a rotelle, utili solo per far divertire qualche ragazzo su TikTok, a fronte di un trasporto pubblico inefficiente e disorganizzato nel garantire le esigenze di distanziamento. La Ministra avrebbe dovuto garantire orari scaglionati, termoscanner e tamponi a tutta la popolazione studentesca per agevolarne il ritorno ordinato tra i banchi.

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