Dagospia insultato da Marco Travaglio: “Balle sui vaccini”. La replica: “Ma vattela a prendere nel c***”

Oggi, giovedì 24 dicembre, nella rubrica “i pallisti” di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano (rubrica autobiografica?) ci finisce anche Dagospia. Ne scrive lo stesso Dago, che replica al re dei manettari con toni incandescenti: “Il nostro peccato è sempre lo stesso: criticare l’intoccabile e meravigliosissimo premier Conte, di cui Travaglio è principale consigliere e suffragetto – Il Fatto da giornale di protesta è finito a fare l’house-organ di Palazzo Chigi. Ma si sa, si nasce piromani e si finisce pompieri”. 

Il punto è che Dago, lo scorso 28 ottobre, aveva scritto: “Che figura da peracottaro per Conte: il direttore dell’Agenzia europea del farmaco smentisce che il vaccino arrivi a Natale”. E le cose sono andate così: Natale è domani e il vaccino ancora non c’è. Aggiunge Dago: “Voi siete vaccinati? Forse Travaglio è vaccinato e non ce l’ha detto? Certo, tra qualche giorno sarà ”inoculata” (occhio alle ”o”) un’infermiera dello Spallanzani e qualche dose sarà fornita a una manciata di operatori sanitari. Questo è ”avere il vaccino a Natale”? No, e infatti molti ospedali non sono neanche in grado di gestire le fiale”, taglia corto.

Ma ancor più strepitoso è il titolo con cui Dagospia dà conto della replica a Travaglio, proposto per l’occasione in una serie di foto in cui si era fatto ritrarre con le orecchie da Topolino: “Mavattelappiandercu***”. Nulla da aggiungere.

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