Vincenzo De Luca citato in giudizio dalla Corte dei Conti: nel mirino “sperpero di denaro pubblico”

Sperpero di denaro pubblico. Questa l’ipotesi della Procura campana che ha puntato il dito contro Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania è stato citato in giudizio dalla Procura regionale della Corte dei Conti. La magistratura contabile ha stimato un danno pari a 403.643,21 euro. La vicenda riguarda le assunzioni risalenti a marzo 2016, negli uffici di diretta collaborazione della presidenza della giunta, di quattro ex vigili urbani di Salerno.

L’invito a dedurre notificato riguardava anche un dirigente amministrativo, ma la sua posizione è stata successivamente stralciata. Le nomine dei vigili, secondo quanto apprende l’Ansa, sono state di recente sospese. I quattro, Gianfranco Baldi, Giuseppe Muro, Giuseppe Polverino e Claudio Postiglione erano stati posti rispettivamente ai rapporti con la conferenza Stato-Regioni e la conferenza unificata e organi legislativi nazionali, ai rapporti con i consiglieri regionali, ai rapporti con la presidenza del Consiglio regionale e infine ai rapporti con strutture regionali e istituzioni locali.

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