Vittorio Sgarbi ricorre al Consiglio di Stato contro la dittatura sanitaria Conte: “Siamo in uno Stato fascista”

Ormai viviamo in ”uno Stato fascista che impone ‘sregole’ contro la cultura. E’ qualcosa di intollerabile! E’ insopportabile solo leggere il testo di quei bacucchi del Tar, è disgustoso. Farò ricorso al Consiglio di Stato”. Così all’Adnkronos Vittorio Sgarbi commentando la sentenza del Tar del Lazio che ha respinto il ricorso promosso dal Codacons e da Sgarbi che chiedeva la riapertura “delle mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura”.

”Trovo inaudito che uno Stato debba dare dimostrazioni continue di una totale indifferenza per i valori della cultura -sottolinea- E’ una cosa scandalosa: dal presidente del Consiglio, al ministro della Cultura al Tar tutti uniti per dire ”chissene frega, aspettiamo”, per misure di sicurezza che non hanno alcuna logica e alcun fondamento. Mi vergogno di vivere in un paese del genere -incalza Sgarbi- è gentaglia che va presa a calci nel c..! Ormai viviamo in un’Italia marginale dove i musei sono lì per ridere perché non contano niente. Evidentemente anche il Tar è diventato un tribunale politico”, conclude.

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