Palermo, rifiuta di fare l’elemosina a un senegalese: giovane di 22 anni finisce accoltellato alla gola

Un insulto, e forse anche una battutaccia, dietro la lite finita nel sangue ieri vicino alla stazione centrale. La polizia ha fermato un senegalese di 24 anni con l’accusa di tentato omicidio dopo aver mandato un coetaneo in ospedale con un taglio alla base del collo, vicino alla giugulare. Il giovane bloccato dalla polizia, dopo una lunga tappa in Questura, è stato accompagnato in una cella del carcere Pagliarelli in attesa dell’udienza di convalida e di ulteriori disposizioni da parte dell’autorità giudiziaria.

Secondo una prima ricostruzione i due ragazzi – che pare non si conoscessero – si sarebbero incrociati sul marciapiede davanti a un locale. Il giovane senegalese stava chiedendo l’elemosina quando si sarebbe imbattuto nel 22enne. “Ce l’hai una moneta?”, avrebbe detto. Il suo interlocutore, residente nella zona, avrebbe risposto con una battuta a sfondo sessuale che il giovane senegalese non avrebbe per nulla gradito.

Poi, come racconta un testimone, sarebbe scoppiata la rissa con  pugni, calci e colpi proibiti. A quel punto il 22enne avrebbe raccolto una pietra da terra e avrebbe colpito il senegalese alla testa provocandogli una ferita all’altezza di una delle due arcate sopracciliari. Per tutta risposta l’extracomunitario avrebbe raccolto da terra un coccio di vetro per poi aggredirlo e ferirlo alla base del collo, tagliando una vena superficiale dalla quale è uscita una grossa quantità di sangue.

Già durante le prime battute della lite qualcuno aveva chiamato la polizia che, intervenuta con diverse volanti, è riuscita a rintracciare il 24enne senegalese dalle parti di via Torino. Il giovane è stato accompagnato nelle camere di sicurezza e ascoltato dagli investigatori. Il 22enne invece è stato portato con un’ambulanza nel reparto di Chirurgia plastica del Policlinico dove i medici, oltre ad avere riscontrato un grosso ematoma sul mento, gli hanno suturato la ferita. Per le dimissioni però dovrà attendere ancora qualche giorno.

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